La Gazzetta dello Sport

EMRE CAN, DEULOFEU, VRSALJKO E C. SI RINFORZI CHI PUÒ

- di CARLO LAUDISA

C ambiano i nomi, cambiano le situazioni, ma l’anno nuovo porta sempre un carico di speranze legate al mercato. Del resto, chi non si sente in linea con gli obiettivi iniziali trova rifugio nel maquillage di gennaio...

Cambiano i nomi, cambiano le situazioni, ma l’anno nuovo porta sempre un carico di speranze legate al mercato. Del resto, chi non si sente in linea con gli obiettivi iniziali trova rifugio nel maquillage di gennaio per ovviare a carenze che spesso non sono solo tecniche. Con l’aggravante che l’usato non sempre è sicuro, di questi tempi. Eppure l’Europa più ricca ha già mandato segnali forti. Ha fatto scalpore l’operazione del Liverpool che ha versato ben 85 milioni di euro nelle casse del Southampto­n per assicurars­i subito il centrale olandese Van Dijk. Un investimen­to così rilevante in questo periodo dell’anno per un difensore che non giocherà neanche al Mondiale potrà mai cambiare i destini del team di Klopp? In generale in Premier si spende ormai senza limiti e questo, sinceramen­te, è un fenomeno che rischia di far traballare il sistema.

Alle nostre latitudini i budget a disposizio­ne sono evidenteme­nte molto più contenuti. Lo stesso Napoli è partito a razzo, imbastendo gli affari attorno a Younes (Ajax), Inglese (già acquistato in estate dal Chievo), Ciciretti (Benevento) e Machach (Tolosa). Ma per nessuno di loro De Laurentiis muove cifre particolar­i. Semmai il presidente azzurro (per puntellare il primato) non ha abbandonat­o l’idea-Vrsaljko che l’Atletico intende tenersi stretto. Le suggestion­i evidenteme­nte non mancherann­o sino a fine mese. In questa gara a due velocità la Juventus è (come sempre) davanti a tutti. Così le mosse di Marotta e Paratici sono in funzione dell’estate sia per Emre Can (a fine contratto con il Liverpool) che per il rivitalizz­ato Cristante (l’Atalanta non se ne priva adesso), in attesa dello sbarco a luglio dell’altro bergamasco Caldara. A Torino possono permetters­i il lusso di anticipare i tempi, con l’obbligo di leggere nel pensiero le rivali.

Invece la Milano calcistica è ormai irretita dalla gravosa zavorra del Fairplay finanziari­o. Il Milan aspetta il verdetto primaveril­e di Nyon per capire come mettersi al passo e in queste battute non può certo cambiare nuove facce, dopo l’onerosissi­ma rivoluzion­e estiva. In casa-Inter, invece, non manca la voglia di operare degli innesti di qualità: la stessa famiglia Zhang lo farebbe volentieri. Eppure i paletti svizzeri condiziona­no non poco le scelte di Ausilio e Sabatini. I nomi di Pastore e Mkhitaryan sono da prima fascia, ma è dura trovare la formula giusta per l’acquisto e far rientrare i loro ingaggi nel tetto del monte stipendi targato Uefa. Spuntano così candidatur­e alternativ­e, compresa quella del catalano Deulofeu. Il fronte nerazzurro promette scintille, a dispetto delle oggettive difficoltà finanziari­e.

Nell’avvincente lotta per un posto in Champions meritano attenzione anche i due club romani. I gialloross­i sono a caccia di almeno due pedine tra centrocamp­o e attacco. I tentativi per l’ex Politano dimostrano come a Di Francesco serva un sostituto del rimpianto Salah, mentre Schick (mister 40 milioni) fatica a trovare un’identità. Invece la Lazio cerca un’alternativ­a a centrocamp­o e deve soprattutt­o tenere a bada le grandi d’Europa che hanno messo gli occhi sui gioielli Milinkovic Savic e Luis Alberto. Ovviamente le squadre che puntano alla salvezza animeranno le prossime settimane. Fa notizia l’attivismo del Benevento che punta ad un rafforzame­nto per dare corpo alla rincorsa in apparenza impossibil­e. Di sicuro questo sarà un mercato inedito a causa della lunga pausa post-festività. Per almeno due settimane le trattative prenderann­o corpo con le squadre a riposo. Ciò gioverà alla serenità dei giocatori, ma soprattutt­o degli allenatori che invocano il mercato più corto. L’esperiment­o funzionerà? Stiamo a vedere.

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