Ha stappato il talento E ora sono bollicine...
Non solo gol per il brasiliano: giocate, sorrisi e intesa crescente Ha una bussola tatuata, nei momenti difficili non ha mai perso la rotta
La bussola tatuata sulla pelle lo ha aiutato a non perdere la rotta nei momenti di difficoltà. Douglas Costa è arrivato alla Juventus esaltandone la qualità e promettendo di aggiungere creatività. Non è stato per niente facile, forse ha faticato più di quanto avrebbe immaginato a calarsi nella realtà italiana, ma se la classe ce l’hai e in più studi e ti applichi, prima o poi qualcosa ti torna indietro. Douglas Costa è sbarcato a Torino dal pianeta Bayern con l’etichetta in bella mostra: un investimento da oltre 40 milioni di euro che però ancora oggi non ha un posto fisso. Nel derby, alla quattordicesima partita da titolare (su 22 presenze) ha usato il mancino per abbellire ma anche per ferire. Divertente e utile, avrebbe detto l’Avvocato dopo il gol che ha spaccato la partita. Un tiro all’incrocio di controbalzo su assist involontario di Dybala prima della corsa liberatoria per l’esultanza verso la tribuna.
DIVERTENTE E UTILE «A sinistra mi trovo meglio per crossare, a destra per tirare», aveva raccontato nei primi giorni bianconeri, durante la tournée americana. Da destra è arrivato il primo gol importante della sua nuova avventura, dopo quello inutile nella sconfitta di campionato con la Lazio. Ma non è stato solo quello: la rete è un cammeo che impreziosisce una serata da bollicine, come se segnando avesse fatto saltare il tappo che comprimeva il suo talento. Allegri in estate lo aveva fortemente voluto perché lo considerava l’ultimo tocco di colore per la sua tela bian- conera. Un Cuadrado più evoluto, con più tecnica e anche più fisico, che però è rimasto ingarbugliato negli schemi e nella tattica del calcio italiano. «Ho lavorato molto sulla fase difensiva – ha spiegato di recente –, all’inizio ho faticato molto ad adattarmi al vostro modo di giocare». In Germania, dove aveva legato parecchio con Arturo Vidal (uno dei primi a suggerirgli la Juventus) era più libero di partire e dribblare, in Italia i difensori non si fanno saltare con la stessa facilità. Ne superi uno e subito dopo ne trovi un altro ad aspettarti. Douglas non si è spazientito. Ha fatto tesoro dei consigli di Allegri e dell’amicizia con gli altri sudamericani. Ha accettato la panchina e la sfida con la tigna di chi sa che presto si riprenderà il posto che gli spetta. FEELING E SCOMMESSE Nel derby che proietta la Juventus alla doppia sfida contro l’Atalanta, Douglas Costa ha sparpagliato sul prato assaggi del suo repertorio: cross, colpi di tacco, tiri a giro, assist (molto bello quello d’esterno nel primo tempo per Dybala, che però non è riuscito ad angolare il tiro). C’era Douglas in tutte le azioni pericolose della Signora; ha cercato anche la doppietta prima dell’intervallo, la palla era entrata anche stavolta ma l’arbitro aveva già fermato tutto per fuorigioco. Adesso sì che dovrà pagare una cena a Dybala, uno dei compagni con cui ha più feeling e con cui fa scommesse di continuo. Torino non dev’essergli sembrata neanche tanto fredda ieri sera. Il gol che porta la Juventus in semifinale di Coppa Italia è tutto combustibile per le gambe e per la testa.