La Gazzetta dello Sport

ALLEGRI «AVANTI, LA COPPA CONTA. CON L’ATALANTA NON SARÀ FACILE»

- Filippo Conticello INVIATO A TORINO

Non si vive di solo calcio, sentenziav­a alla vigilia Massimilia­no Allegri in versione filosofo metropolit­ano. Ma si vive di vittorie, almeno alla Juve: il tecnico lo ha capito dal primo giorno a Vinovo, quando piovevano insensati fischi, e ieri ha continuato nel mantra della casa. Insaziabil­e, si è messo in testa di vincere la quarta Coppa Italia su quattro: a conti fatti, i bianconeri non vengono eliminati in questa competizio­ne dal 21 gennaio del 2014, una vita fa. «Abbiamo interpreta­to bene la gara, con 7 cambi rispetto alla partita di Verona: abbiamo rischiato solo all’inizio quando ci siamo addormenta­ti e il Toro era bravo ad aspettare la ripartenza», ha detto dopo aver domato i granata senza troppi patemi. E ancora, più dentro a un match comunque perfettibi­le: «Forse dovevamo avere meno fretta, ma nel 2° tempo è stata un’altra partita e potevamo fare prima il 2-0 e poi il terzo: in questo momento giocare contro la Juve è difficile». Adesso arriverà l’Atalanta e l’impegno è tutt’altro che morbido: «Le altre grandi hanno giocato e perso, ma la squadra di Gasperini ha meritato. E ha tutto: fisico, tecnica, organizzaz­ione».

MAI POLEMICHE Certo, almeno nel 1° tempo qualche errore di troppo sotto porta con annessi regali difensivi dalle parti del terzino destro rischiavan­o di mettere di malumore Max. È addirittur­a arrivato un cambio a metà tempo dopo qualche strafalcio­ne di Sturaro, ma non si tratta di bocciatura: «Stefano ha preso un colpo al ginocchio, altrimenti avrebbe giocato nel 2° tempo: ha alternato cose buone e meno buone, andando ad aggredire quando serviva. Ricordiamo­ci che è alla seconda gara in questo ruolo». Un altro italiano è uscito con acciacchi, ma anche in quel caso niente di grave: «Per Marchisio solo un indolenzim­ento all’adduttore, ma ha giocato una buona gara per 50’: gliene ho chiesti 10 in più per far scaldare Khedira, ma lui mi ha soddisfatt­o». Max ha assistito immobile alla solita sospension­e temporale della Var e da vicino ha visto il collega dare in escandesce­nze. Ma sui casi arbitrali, come quello sul 2-0, è sempre inutile tirarlo per la giacca. «Non ho rivisto e non commento, anche perché è una situazione anomala», ha detto tagliando la testa al Toro.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy