Nelli, sfida da ex «Trento ti batto e sogno l’Italia»
È il primo italiano nella classifica realizzatori: «Ringrazio Padova per l’opportunità»
La prima volta che, dalla sua Lucca, approdò nel cuore delle Dolomiti Gabriele Nelli era uno studente 15enne. A Trento questo ragazzone di 208 centimetri d’altezza è cresciuto, in tutti i sensi. Arrivando ora a bussare alle porte della Nazionale con la forza dei suoi 234 punti in 14 partite. Numeri che ne fanno il quarto miglior realizzatore della SuperLega, il migliore degli italiani. Questa sera con la maglia di Padova sfiderà il suo passato, per la prima volta nella città in cui ha conosciuto la serie A, l’amore per la sua compagna Florinda e le prime soddisfazioni da giocatore. «Non sarà una partita come tutte le altre – racconta il 24enne opposto toscano – sarò molto emozionato. Il gran casino del PalaTrento sono più abituato a sentirlo dalla mia parte e so quanto può essere importante. Sicuramente per me sarà uno stimolo in più per far bene. Sarà una gara molto combattuta».
Otto stagioni a Trento, da compagno di diagonale di Giannelli nelle giovanili a sfidarlo questa sera.
«Quando sono arrivato ero giovanissimo, alla prima esperienza lontano dalla famiglia. Ma la mia famiglia mi ha sempre sostenuto tantissimo nel mio sogno di giocare a pallavolo. E poi a Trento mi sono trovato molto bene. Ottima società e bell’ambiente, sia dentro sia fuori dal palazzetto».
La stagione a Padova è la sua consacrazione in Superlega.
«Avevo voglia e bisogno di giocare e ringrazierò sempre la Kioene per avermi dato questa opportunità. Sto crescendo tanto è vero, ma penso che tutta Padova sia una squadra in grande crescita. Come dicono un po’ tutti di noi siamo una squadra giovane e futuribile. Ora ci aspetta un mese di partite molto difficili, nelle quali cercheremo di ottenere dei buoni risultati: i momenti difficili arriveranno, dovremo stare sempre uniti».
Obiettivo una convocazione per il Mondiale?
«Chiaro che spero tantissimo in una convocazione. È una cosa che sogno da sempre. Finora ho vissuto alcune esperienze con la nazionale maggiore, fra le finali di World League in Brasile e qualche giorno di lavoro a Cavalese. Ma chiaro che una convocazione piena è un’altra cosa».
Lei è a Padova in prestito per una stagione: cosa farà l’anno prossimo? Tornerà fra le Dolomiti a fare il titolare?
«Non lo so, è ancora presto. Io per ora non ci penso e voglio restare concentrato sul presente. Voglio continuare a fare del mio meglio in ogni partita per la Kioene, per cercare di toglierci più soddisfazioni possibili in questa stagione».
Finora ci siete riusciti: sesto posto, un punto con la Lube, vittoria al PalaPanini...
«Sicuramente stiamo andando bene. Siamo in crescita come gruppo e come squadra. Ci manca ancora un po’ di continuità in alcuni momenti difficili, a volte abbiamo incassato delle rimonte che potevamo evitare. Ma stiamo lavorando molto bene.
Sei squadre in sei punti alle spalle delle tre battistrada: sarà equilibrio fino alla fine?
«Molto probabilmente sì. Quest’anno c’è un bel livello in Superlega, ci sono tante squadre molto competitive. La stessa partita del PalaTrento di stasera è un bello scontro diretto. E tante di queste squadre in lotta per un posto nei playoff hanno i numeri anche per prendere punti alle prime tre della classe. Quest’anno di partite scontate non ce ne sono».