DE LAURENTIIS FIDUCIA NAPOLI «ROSA ABBONDANTE»
Prima in A, k.o. in coppa, Sarri deluso da Insigne e Mertens Il club e l’ossessione tricolore, il presidente: «Tifosi, tranquilli»
Maurizio Sarri ieri era assente alla proiezione dell’anteprima di «Benedetta Follia», il nuovo film di Carlo Verdone prodotto da Aurelio De Laurentiis, alla quale ha partecipato quasi tutta la squadra. Tecnico e presidente sono di certo d’accordo sull’opportunità di una rosa non troppo ampia, specie ora che il Napoli è uscito dalla Coppa Italia: «I tifosi debbono stare tranquilli, da lunedì lavoreremo per loro — ha detto il presidente — Abbiamo un organico folto, forse siamo addirittura in abbondanza». Dunque, i sostenitori che reclamano rinforzi dovranno fidarsi dei calciatori attuali e di quelli che arriveranno come «pungolo» per quegli elementi come Insigne e Mertens che a Sarri non sono piaciuti affatto contro l’Atalanta ma che ad oggi non hanno «rivali» in organico.
RIMONTE Il k.o. con i bergamaschi è stato metabolizzato, ora però bisognerà capire quanto la sconfitta di mercoledì avrà fatto male all’autostima degli azzurri o quanto potrebbe «giovare» in futuro la lezione appena rimediata. «È stata questione di testa», ha spiegato Sarri. In effetti, la sua squadra quest’anno aveva sempre dato l’impressione di non mollare di un centimetro, tranne a Rotterdam contro il Feyenoord quando però la qualificazione agli ottavi Champions era già compromessa. Addirittura, in campionato il Napoli ha rimontato cinque volte su sei da situazioni di svantaggio (impresa non riuscita solo contro la Juve), a dimostrazione di una grande forza di volontà che invece in Coppa Italia martedì sera non si è evidenziata.
SUBENTRATI Molle l’atteggiamento della squadra nel secondo tempo, soprattutto quello dei calciatori che sono subentrati a partita in corso e che avrebbero dovuto dare il cambio di ritmo. Per questo Sarri, paradossalmente, si è arrabbiato per quanto hanno fatto i «titolarissimi», a partire proprio da Insi- gne e Mertens, e non per il primo tempo nel quale aveva sì stravolto la squadra (sette novità rispetto a Crotone) ottenendo però risposte positive visto che l’Atalanta non si era mai resa pericolosa ed in un paio di circostanze il Napoli aveva sfiorato il vantaggio. È come se la squadra, a partire dai «senatori», abbia inconsciamente scelto di fare (quasi) all in sul campionato, con tutti gli annessi e i connessi.
UNICO OBIETTIVO Tutti debbono mantenere alto il livello di abnegazione e concentrazione per onorare l’Europa League e soprattutto per provare a vincere il tricolore. Un obiettivo che anche Sarri intende perseguire proprio come i suoi calciatori e come i tifosi. Il pubblico ha digerito senza problemi l’eliminazione dalla Coppa Italia e, tutto sommato, per l’uscita dalla Champions ha versato più lacrime il cassiere del Napoli che la gente del San Paolo. Questo perché c’è un solo traguardo che tutti vogliono e che si chiama scudetto. L’aspettativa in tal senso è elevata, la squadra dovrà essere brava a gestire la pressione. Pure su questo lavorerà Sarri durante la sosta, sperando di arrivare a primavera a braccetto con la Juve e che i bianconeri possano andare il più avanti possibile in Europa. Allora sì che la testa farà la differenza: Higuain e compagni potrebbero essere distratti dalla Champions ed il Napoli potrebbe approfittarne.
PENSIAMO TROPPO AL CAMPIONATO: È UN LIMITE MAURIZIO SARRI DOPO IL K.O. CON L’ATALANTA