La Gazzetta dello Sport

Dal sorriso di Federico alle lacrime di Paulo: Champions a rischio?

Dybala esce per un guaio muscolare: si teme un lungo stop Sentenza Bernardesc­hi: tre reti in quattro gare da titolare in A

- Fabiana Della Valle INVIATA A CAGLIARI

Gli occhi sono lo specchio dell’anima. Quelli di Paulo Dybala, sostituito da Douglas Costa a inizio secondo tempo, raccontano lo sconforto e la paura per quello che potrà essere in una serata nata male. Quelli di Federico Bernardesc­hi, uscito una ventina di minuti dopo per fare spazio a Mandzukic, brillano nonostante la stanchezza, catturando ogni istante di una serata speciale. Massimilia­no Allegri li abbraccia entrambi: più a lungo Paulo, che più che mai ha bisogno di conforto, con un rapido buffetto affettuoso Federico, che anche questa volta non l’ha deluso. Bernardesc­hi ha giocato titolare e ha segnato, come era già successo, Dybala invece ha chiesto il cambio per un problema muscolare.

PROBLEMA Una smorfia dopo uno scatto, la mano che tocca la parte posteriore della gamba destra, poi quel gesto inequivoca­bile con le mani verso la panchina: non ce la faccio, devo uscire. Aveva quasi le lacrime agli occhi, come se quel dolore avvertito all’improvviso fosse un presagio di negatività imminente. Il fisico lo ha tradito all’improvviso, come era già accaduto un anno fa, quando si fece male contro il Milan. Restò fermo per 50 giorni, fu un doloroso calvario che forse gli è tornato in mente a Cagliari, mentre si dirigeva verso gli spogliatoi. A Verona, una settimana fa, il diez bianconero aveva fatto doppietta (di destro, il piede debole). Sembrava un raggio di sole, invece all’improvviso tutto è diventato di nuovo cupo. Il nervosismo si ripercuote su tutto il corpo: quando le cose non girano anche i muscoli sono più tesi e più a rischio. Paulo tutto avrebbe voluto in questo momento, tranne dover fare i conti anche con la sfortuna. Tra un mese ci sono gli ottavi di Champions, lui ha paura di perderli. «Non possiamo ancora capire cosa si è fatto – ha detto Allegri –, la sensazione è che si sia fatto un pochino male: purtroppo lo perdiamo per un po’ di tempo. Peccato perché stava giocando bene, per fortuna c’è la sosta».

PALO E TOCCO FACILE Problemi che in questo momento non ha Bernardesc­hi, 3 reti realizzate in campionato in 4 partite da titolare e un feeling speciale con Douglas Costa, che ha servito l’assist per il gol decisivo all’ex viola. Ieri Douglas ha messo Federico davanti alla porta con cross rasoterra di destro dopo uno dei suoi scatti brucianti. Bernardesc­hi ha toccato facile di sinistro, poi è corso a esultare davanti ai suoi tifosi. «Si lavora e si fatica per il pane e per la volontà di affermare le vostre idee, i vostri talenti e la vostra personalit­à in toto», dice l’oroscopo 2018 per i nati sotto il suo segno (Acquario). Bernardesc­hi ce la sta mettendo tutta, ha accettato il guanto di sfida gettatogli da Allegri, che a inizio stagione lo pizzicava spesso, e con il sudore e il carattere si è guadagnato la fiducia del tecnico. Nel primo tempo Federico (che poi è stato protagonis­ta anche in occasione del contestato fallo di mano in area) aveva colpito un palo (pallone sporcato da Rafael) con un gran tiro a giro di sinistro. Dybala invece aveva colpito una traversa, su punizione. Inizio simile, finale diverso.

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PALI COLPITI 1
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