La Gazzetta dello Sport

Re dei bomber con quattro gol «Per le bimbe Noi da top 4»

Al 20° centro in 19 partite «Champions? Avversari tosti ma ci siamo»

- Stefano Cieri INVIATO A FERRARA DOMENICA 7 GENNAIO 2018

Un regalo speciale per le sue bimbe adorate. «Sì, il pallone della partita è per loro, per Giorgia e Michela. Avevano già quello estivo (per la tripletta di settembre al Milan, ndr), ora avranno anche quello invernale». Omaggio doveroso, tanto più che in questi giorni le due figlie di Ciro sono a letto con la febbre. Un’influenza che sta mettendo in dubbio la programmat­a vacanza alle Maldive dell’intera famiglia Immobile, mamma Jessica compresa, ovviamente. Ma le Maldive (intese come goduria) Ciro le ha comunque viste ieri al Mazza di Ferrara. In uno stadio in cui non aveva mai giocato e contro un avversario cui non aveva ancora segnato, il bomber si è scatenato col primo poker della carriera. CHE RITMO Erano un paio di mesi che aveva rallentato il ritmo delle marcature, incredibil­e nei primi due e mezzi della stagione. A fine ottobre aveva già segnato 14 gol in campionato e altri 4 nelle coppe (2 in Supercoppa e 2 in Europa League). Poi il semi-letargo di novembre e dicembre, con «appena» 4 gol (2 in campionato e 2 in Coppa Italia). Mesi nei quali (come lui stesso ha ammesso) ha pagato il contraccol­po psicologic­o della mancata qualificaz­ione al Mondiale. Un nervosismo latente esploso nel match col Torino quando fu espulso per la reazione su Burdisso dopo il rigore negato per il mani di Iago Falque. Momenti bui che adesso sono definitiva­mente cancellati. E pensare che, a Ferrara, ha rischiato di non giocare. Nella rifinitura di venerdì aveva rimediato una leggera distorsion­e a un ginocchio, prontament­e curata dallo staff medico laziale. Poi, una volta in campo, Ciro si è messo tutto alle spalle. Come aveva fatto già in Coppa contro la Fiorentina, quando giocò dopo aver avuto la febbre a 40° la notte prima.

DOPPIA CIFRA Solo che contro i viola si era «limitato» a contribuir­e alla vittoria. A Ferrara ha indossato i panni del mattatore. Un gol di sinistro, uno di destro, uno di testa e l’ultimo ancora di destro. Imbeccato in maniera geniale da Luis Alberto e Milinkovic nei primi due casi, prodezze rese possibili dalla grande capacità di Ciro di dettare il passaggio. E così Immobile si è ripreso la testa della classifica marcatori di A, raggiungen­do e superando di due lunghezze Icardi. A metà campionato (la Lazio ha giocato 19 gare su 20, deve recuperare quella con l’Udinese) Immobile è già a quota 20. Numeri che, se proiettati sull’intera stagione, mettono i brividi. E se il buongiorno si vede dal mattino, il 2018 promette di essere ancor migliore dello straordina­rio 2017, nel corso del quale Immobile ha segnato 30 gol in campionato e 39 complessiv­i.

QUATTRO PER IL QUARTO Reti che contribuis­cono, e come contribuis­cono, al grande sogno della Lazio. «Non sarà facile centrare la Champions, siamo in lizza con squadre molto forti, ma la Lazio non è da meno. Per noi è fondamenta­le trovare la continuità, se ci riusciamo il quarto posto diventa davvero possibile». Continuità che nelle ultime gare la squadra e il bomber hanno finalmente ritrovato. «Sì — ammette Immobile — avevamo avuto una piccola flessione. Ma ci può stare nel corso di una stagione». E adesso tutti in vacanza. Giorgia e Michela permettend­o...

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