Mezzo miliardo per comprare tutte le gare di A
(m.iar.) Se un operatore satellitare (Sky) o del digitale (Mediaset Premium) volesse acquistare i diritti di tutte e 380 le partite della Serie A dovrebbe sborsare minimo 570 milioni; un operatore del web potrebbe farcela con 470 milioni. Questo perché, nel secondo caso, i diritti accessori sono meno ricchi: esclusi bar e hotel, highlights delle altre partite, diretta gol, integrazioni 4K, interviste extra, bordocampo. Con la pubblicazione del bando dei diritti tv della Serie A sono ufficiali tutti i dettagli della vendita domestica del prossimo triennio. I pacchetti A (satellite) e B (digitale) valgono 260 milioni a stagione, il C (web) 160: tutti e tre riguardano le partite in casa e fuori di 8 squadre tra cui le big tranne la Roma, ma si differenziano, appunto, per i diritti collaterali. I pacchetti D1 e D2, aperti a tutte le piattaforme, consentono l’esclusiva degli scontri diretti delle restanti 12 squadre (tra cui la Roma) per un prezzo minimo di 310 milioni (144 il D1 e 166 il D2, destinati a essere acquistati assieme). Aggiungendo i diritti opzionali (60 milioni) l’ammontare delle basi d’asta arriva a 1050 milioni annui. Gli operatori hanno tempo fino al 22 per presentare le offerte, contestualmente è stato pubblicato un bando riservato agli intermediari indipendenti (tutti i diritti, 1050 milioni annui) le cui offerte verrebbero prese in esame se, al termine delle trattative private, il mercato dei broadcaster non dovesse soddisfare le richieste di Lega e Infront.