La Gazzetta dello Sport

Sunderland, il re subito al comando Botturi, inizio calmo

Partita in Perù la 40a edizione. Nelle auto davanti c’è Al Attiyah, Loeb a 5’. Oggi tappa di 267 km

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Primo l’anno scorso al traguardo finale di Buenos Aires e primo anche dopo la prima speciale, appena 34 chilometri, da Lima a Pisco, in Perù. L’inglese Sam Sunderland non si è nascosto e con la sua Ktm ha firmato il miglior tempo, precedendo per 32” la Yamaha del francese Adrien Van Beveren e di 55” l’Husqvarna di Pablo Quintanill­a. Un piccolo assaggio, prima che la gara oggi entri nel vivo con la tappa tutta sabbia Pisco-Pisco di 267 chilometri, che ha visto molti dei big annunciati affrontare il prologo rimanendo coperti, per evitare di fare da apripista nella prima vera tappa di questa 40a Dakar. Joan Barreda, uno dei grandi candidati alla vittoria ha chiuso 4° a 56” con la Honda, davanti all’altra Yamaha di Xavier de Soultrait e alla Ktm di Matthias Walkner. Partenza tranquilla per gli italiani: Alessandro Botturi, il migliore dei nostri, è 35° con la Yamaha a 5’37”, Jacopo Cerutti (Husqvarna) è 42°, Alessandro Ruoso (Ktm) è 49°.

NASSER VA Nelle auto partenza a buon ritmo di Nasser Al-Attiyah, che con la sua Toyota ha rifilato 25” all’olandese Bernhard Ten Brinke (Toyota), 34” all’austriaco Nicholas Fuchs (Borgwand), 38” alla Mini di Bryce Menzies e 53” a quella di Nani Roma. Partenza al rallentato­re per le Peugeot, con Stephane Peterhanse­l, il migliore dei francesi, fuori dai 10 a 2’16”. Più problemi per Sebastien Loeb, che paga 5’36” dal qatariota.

PRIMO RITIRO Al via ieri dalla capitale peruviana 523 concorrent­i, dei quali 114 alla prima partecipaz­ione, mentre 51 hanno già raggiunto quota 10. Ma già durante il trasferime­nto di 242 km c’è stato il primo ritiro, con il tedesco Jürgen Drössiger (Ktm) caduto procurando­si la frattura delle braccia.

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AFP Alessandro Botturi, 42, al via

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