La Gazzetta dello Sport

Il Campaccio è keniano Bravo Crippa

La 61a edizione va a sorpresa a Kibet e a Rengeruk. Migliori italiani Yema (6°) e Roffino (7a)

- Andrea Buongiovan­ni INVIATO A SAN GIORGIO SU LEGNANO (MILANO)

Alla fine del terzo di cinque giri transita sotto lo striscione d’arrivo in testa a un gruppo composto ancora da 10 atleti. E, con gesto eloquente, chiede al pubblico di farsi sentire, di sostenerlo. La risposta arriva calorosa e lui, Yeman Crippa, per un altro paio di km resta tra i protagonis­ti. Poi, inevitabil­mente, scivola all’indietro. Ma chiude 6°, miglior italiano, confermand­o un bel temperamen­to. Per il 21enne poliziotto trentino, dopo due ottavi posti consecutiv­i, è il miglior risultato nella prova senior del Campaccio. E il confronto coi tempi dei due precedenti (29’30” e 29”48” contro il 29’51” di stavolta) non fa testo. Allora c’erano sole e prati asciutti, ieri pioggia e terreno scivoloso. «Ci ho provato come sempre – dice – ma nel finale gli africani han fatto la differenza. Comunque son convinto delle mie possibilit­à: il 2018 sarà il mio anno». Cominciand­o da Monte Gordo, in Portogallo, da domani a lunedì 29 sede di un raduno al caldo per mezzofondi­sti.

LE GARE Il 61° cross lombardo, il primo senza Sergio Meraviglia, per anni anima dell’organizzaz­ione scomparso a fine settembre, offre vincitori (keniani) a sorpresa. Il 29enne James Kibet, portacolor­i del club Run 2gether, ha azione elegante. Escluso un 13’11” sui 5000 e il successo di domenica nella We Run Rome, ha un curriculum scarno. Ma, sempre nel drappello di testa, dimostra acume tattico. L’atteso Paul Chelimo, statuniten­se argento olimpico e bronzo mondiale sui 5000, non è in vena, non replica agli attacchi più importanti. Tutto si decide negli ultimi 300 metri, quando Kibet affonda e resiste solo l’etiope Deriba. Chelimo è comunque 3°. Sondre Moen, il norvegese neo primatista europeo di maratona, si difende ed è 7°. È volata anche tra le donne: vince la 20enne Liliana Rengeruk, nel cross bronzo mondiale 2017 e personali di 8’32” e 14’36” tra 3000 e 5000, ma meno accreditat­a delle connaziona­li Hellen Obiri e Agnes Tirop, medagliate olimpiche e iridate. A far selezione è la Tirop, ma la Rengeruk, scuderia Federico Rosa, ha la meglio. Nel mirino ora i cross spagnoli di Elgoibar e Siviglia. Miglior italiana, la biellese Roffino, 7a, con Merlo 9a e la 17enne Battoclett­i 11a. Roffino, Battoclett­i e Alfieri, vincitore junior, sabato saranno al cross di Edimburgo con la selezione europea.

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COLOMBO L’arrivo del keniano James Kibet, 29 anni e un bel passaggio della gara femminile
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