La Gazzetta dello Sport

Il Grande Slam dell’aria Stoch vola nella leggenda

Il polacco si impone nei Quattro Trampolini vincendo tutte le tappe, solo Hannawald c’era riuscito in 66 edizioni: «Amo la libertà, farò il pilota»

- Christian Reichelt

Alle 18.50 del giorno dell’Epifania del 2018 Kamil Stoch aggiunge a Bischofsho­fen un nuovo capitolo storico al salto con gli sci: atterrando in finale a 137 metri il polacco, in testa già dopo la prima manche, vince anche la quarta tappa della 66a edizione del torneo dei Quattro Trampolini, eguagliand­o il primato leggendari­o di Sven Hannawald. Il tedesco, nel 2002, fu il primo e fino a ieri unico a realizzare un’impresa quasi impossibil­e: imporsi in tutte le quattro tappe a Oberstdorf, Garmisch, Innsbruck e Bischofsho­fen. E’ il Grande Slam, e 16 anni dopo Stoch realizza il sogno.

COMPLIMENT­I Il trentenne Stoch conquista inoltre per la seconda volta il torneo, con un vantaggio enorme di 69.9 punti sul secondo, il tedesco Andreas Wellinger. Già a 12 anni il polacco era stato capace di atterrare a 128 metri e dopo il trionfo ha ricevuto anche le congratula­zioni di Hannawald, che ha seguito la manifestaz­ione come esperto televisivo. I due si sono abbracciat­i davanti ai 20.000 spettatori e Hannawald si è tolto il capello: «È pazzesco, Kamil ha saltato come su un altro pianeta. Ora siamo in due in questo cerchio illustre, mi sentivo già un po’ solo».

TARDIVO Stoch è il principe ereditario di Adam Malysz, l’altro grande polacco che vinse il torneo nel 2001, e ha ringraziat­o, oltre alla moglie Ewa (una fotografa, sposata nel 2010), la madre Krystyna e il padre Bronislaw, ieri presenti , nonché l’allenatore austriaco Stefan Horngacher, al suo fianco dall’estate 2016: «È il migliore che abbia mai conosciuto. Mi ha insegnato ad avere più pazienza nelle fase decisive». In Coppa del Mondo è arrivato a quota 25 nei successi ottenuti e ha incassato per la vittoria più di 51.000 euro. Bicampione olimpico a Sochi 2014, all’inizio carriera non sembrava certo un predestina­to: dal debutto in Coppa nel 2004 sono passati sette anni per la prima vittoria, ottenuta il 23 gennaio 2011 proprio sul trampolino casalingo di Zakopane. Stoch, la cui popolarità in Polonia (dove nel 2014 è stato eletto sportivo dell’anno) è paragonabi­le a quella del calciatore Lewandowsk­i, cerca di mantenersi umile: «In questo torneo non ho mai cercato di vincere, volevo solo dare il meglio. Certo è un grande onore per me aver raggiunto Hannawald. La mia arma più preziosa è l’esperienza». La moglie Ewa è anche la sua manager e insieme hanno aperto a Zakopane una scuola di salto per i talenti più promettent­i: «Ewa è la persona della quale mi fido di più, dunque è la soluzione perfetta. Nella nostra scuola abbiamo 25 bambini che crescono pian piano. È bello vedere come brillano i loro occhi durante gli allenament­i». Poi parla del suo più grande desiderio: «Un giorno voglio fare il pilota d’aereo per continuare a sentire la libertà assoluta».

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Sven Hannawald, nato nel 1974, ha realizzato il Grande Slam nei Quattro Trampolini del 2002
Kamil Stoch ieri a Bischofsch­ofen 3
Kamil Stoch, 30 anni, con l’Aquila, il trofeo del vincitore della rassegna Sven Hannawald, nato nel 1974, ha realizzato il Grande Slam nei Quattro Trampolini del 2002 Kamil Stoch ieri a Bischofsch­ofen 3
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