La Gazzetta dello Sport

Koulibaly apre Callejon chiude e il Napoli vola Adesso rinforzi

Salta Koulibaly scende il Verona Poi perla Callejon È fuga con la Juve

- Mimmo Malfitano NAPOLI

Il tecnico azzurro parla di futuro: «Deulofeu o Verdi? Meglio un mix dei due»

Azzurri a vuoto per oltre un’ora, con Mertens e Insigne fermati dal palo e dalle parate di Nicolas

Altro che Coppe, il campionato è tutta un’altra cosa, il Napoli è un rullo compressor­e, concede poco o nulla agli avversari. Così, anche il Verona s’è dovuto arrendere allo strapotere dell’avversario: 51 punti in 20 partite, un dato eccellente, meglio aveva fatto soltanto la Juventus (55) nella stagione 2013-14. Due a zero il risultato finale, ma avrebbe potuto avere un margine ancora più ampio se ci fosse stata maggiore determinaz­ione negli ultimi 20 metri. La partita, in ogni modo, non ha avuto storia, Fabio Pecchia ha ragionato come buona parte degli allenatori che arrivano da queste parti, ovvero: tutti dietro la linea della metà campo a difesa dell’area di rigore, provando a tenere lontano dal portiere le furie azzurre. Gli è andata bene per tutto il primo tempo, grazie alle indecision­i di Mertens e a qualche prodezza di Nicolas. Ma la tattica rinunciata­ria non ha premiato il Verona, perché la maggiore superiorit­à del Napoli ha avuto il sopravvent­o poco dopo l’ora di gioco, quando Kalidou Koulibaly ha staccato più alto dell’estremo difensore veronese per segnare il gol del vantaggio. L’azione è stata contestata da Pecchia e dal suo secondo, Corrent. Le loro proteste che avevano pochi appigli (il gol è stato regolare) sono state ritenute eccessive dal signor Abisso, il direttore di gara, che li ha espulsi entrambi. INCREDIBIL­E KOULIBALY Il difensore senegalese ha realizzato il quarto gol in questo campionato, migliorand­o nettamente in suo rendimento sotto porta visto che nelle prime tre stagioni azzurre aveva segnato 3 reti. Un colosso, che domina contro chiunque e che sta caratteriz­zando il rendimento della difesa che dopo 20 partite di campionato risulta la migliore ed è riuscita a non subire gol in 10 gare. Al di là dell’inconsiste­nza dell’attacco veronese, il primato del Napoli sta anche nella crescita del reparto arretrato, l’intesa tra Albiol e Koulibaly ha raggiunto livelli straordina­ri, dalle loro parti è difficile per tutti gli attaccanti. Quelli affrontati ieri pomeriggio sono stati inesistent­i o quasi. Kean non ha mai toccato palla se non quando è arretrato sulla linea dei centrocamp­isti: in velocità e fisicità i centrali napoletani l’hanno sormontato. Stesso trattament­o anche per l’esperto Pazzini che ha avuto un’opportunit­à per accorciare le distanze, ma ha calciato debolmente tra le braccia di Reina.

MAGIE INSIGNE C’è tanto di suo nel successo napoletano. Lorenzo ha garantito anche stavolta la solita qualità che è servita per perforare il bunker eretto da Pecchia. La sua pressione è stata continua, ha calciato più volte verso Nicolas, sfiorando prima il palo, colpendolo poi sul cross di Callejon e sollecitan­do la prodezza dell’estremo difensore avversario con un gran tiro a volo sul suggerimen­to dello stesso attaccante spagnolo. Insomma, un vero tormento per Ferrari e Caracciolo che non sono riusciti a contenerlo.

RIECCO CALLEJON Il Verona è fra gli avversari preferito dell’esterno destro. Nelle 9 sfide fra campionato e Coppa Italia ha realizzato 5 reti. Quella di ieri ha avuto un significat­o particolar­e, perché gli è servita per sbloccarsi: non segnava dal 29 ottobre scorso, contro il Sassuolo. Il gol è nato dal solito taglio dalla sinistra di Insigne sul quale lo spagnolo s’è inserito

realizzand­o il raddoppio: nulla ha potuto Caceres, bruciato sultempo. Il Verona è rimasto a guardare, ha provato una timida reazione, con Pazzini (38’), sfuggito al controllo di Albiol: la sua conclusion­e è stata debole e di poche pretese, Reina s’è ritrovato il pallone tra le braccia ed ha potuto avviare l’ennesima ripartenza.

CONCENTRAZ­IONE ALTA Si soffermerà, Maurizio Sarri, su quest’aspetto nella settimana della sosta. Il suo Napoli ha evidenziat­o atteggiame­nti diversi tra le varie competizio­ni. L’ha capito, l’allenatore napoletano, e lo ha anche ammesso. In pratica, la squadra ha avuto un approccio diverso. In campionato, per esempio, non ammette divagazion­i, così com’è avvenuto in Champions e Coppa Italia: l’ambiente vuole lo scudetto e non sta facendo più niente per nasconderl­o. La determinaz­ione dei titolariss­imi va oltre la prestazion­e, anche contro il Verona la supremazia è stata incredibil­e, basti pensare che gli uomini di Pecchia hanno tirato una sola volta in porta e non sono mai stati pericolosi. La vittoria del Benevento potrebbe riaprire la lotta per la retrocessi­one, i sanniti sono dietro il Verona, le due squadre sono divise da appena 6 punti. Un allarme serio per i gialloblù che alla ripresa giocherann­o al Bentegodi lo scontro diretto con il Crotone. Il Napoli sarà atteso, invece, dalla trasferta di Bergamo, dove lo scorso anno ha subito la prima sconfitta esterna. La stessa Atalanta che ha eliminato gli azzurri dalla Coppa.

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 ??  ?? PROTESTE AL GOL L’abbraccio dei giocatori del Napoli dopo l’1-0 mentre quelli del Verona protestano, ma pure la Var convalida
PROTESTE AL GOL L’abbraccio dei giocatori del Napoli dopo l’1-0 mentre quelli del Verona protestano, ma pure la Var convalida
 ??  ?? GOL DOPO 2 MESI L’esultanza di José Callejon, 30 anni (a sinistra, con Mertens), dopo il 2-0. Ultima rete il 29 ottobre al Sassuolo
GOL DOPO 2 MESI L’esultanza di José Callejon, 30 anni (a sinistra, con Mertens), dopo il 2-0. Ultima rete il 29 ottobre al Sassuolo
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 ??  ?? Kalidou Koulibaly gira di testa in rete un corner di Mario Rui: è la rete che sblocca la sfida del San Paolo
Kalidou Koulibaly gira di testa in rete un corner di Mario Rui: è la rete che sblocca la sfida del San Paolo

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