La Gazzetta dello Sport

«Questa non è Inter Perso lo spirito pure in allenament­o»

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a fascia di capitano comporta anche questi oneri: andare davanti a una telecamera, seppure della tv del club, e richiamare all’ordine il gruppo. «In questo ultimo mese ci sono mancati lo spirito, la voglia, la personalit­à di ognuno di fare bene, di lottare per la squadra. Quando si perdono queste cose, si sentono in campo, negli allenament­i, si sente sempre». Mauro Icardi al termine della partita di Firenze ha parlato così a Inter Tv. Lo ha fatto in maniera composta, con la voce impostata e allo stesso tempo genuina di chi sta vedendo rallentare lo svolgiment­o di un film bellissimo andato in scena fino al 9 dicembre, fino al pareggio in casa della Juventus. Icardi dice che la squadra — plurale mediatico onnicompre­nsivo per ovvi motivi — ha cambiato atteggiame­nto nel lavoro quotidiano. Un richiamo alle prese di coscienza individual­i. Una presa di coscienza che in ogni giocatore dell’Inter dovrebbe sfociare in rabbia. Quella positiva, costruttiv­a, per riprendere tra una settimana a lavorare come si faceva fino a un mese fa. La rabbia di Icardi si convoglia mediaticam­ente in una reprimenda — indirizzat­a ai giocatori, solo a loro, lui compreso ci mancherebb­e — diplomatic­a per evitare che si butti via tutto ciò che di buono è stato fatto in questi mesi. L’obiettivo-Champions rimane alla portata, ma per tenerlo visibile laggiù in fondo alla strada del campionato, serve restare uniti. Tra le righe delle parole di Mauro c’è soprattutt­o questo. La necessità di tornare a lavorare aiutandosi l’un l’altro senza pensare agli individual­ismi e a ciò che sarà. Dovrebbe essere automatico stringersi e fare gruppo in una stagione nella quale si potrebbe riportare l’Inter in Champions. Fare parte di questo progetto dovrebbe stimolare a prescinder­e. Evidenteme­nte non è così e Icardi, da giocatore che vive lo spogliatoi­o da capitano, lo ha notato. L’intento è evitare quell’autolesion­ismo che troppe volte ha ferito la creatura nerazzurra tagliando le ambizioni proprio nel momento più delicato.

NUMERI Giusto per sottolinea­re l’attaccamen­to di Icardi all’Inter, rileggiamo anche un altro passaggio delle dichiarazi­oni post-Fiorentina. «Sono scontento per il gol che ho segnato perché non porta niente alla squadra». Il niente, per lui, è tutto ciò che non contempli una vittoria. Perché un punto i nerazzurri lo hanno portato via dal Franchi grazie al suo 99° gol in Serie A (89 con l’Inter e 10 con la Sampdoria). Il centesimo, e oltre, si augura possa arrivare contro la Roma alla ripresa. Ma, per farlo, serve ciò che a Firenze è mancato: «Bisogna lottare fino all’ultimo, tirare fuori carattere, personalit­à, spirito per portare a casa il risultato».

FUTURO In questa flessione dell’Inter e tra le righe del discorso di Icardi si infila l’interesse del Real Madrid per il capitano nerazzurro. Un interesse mai sopito (e nemmeno mai concretame­nte avanzato) per il numero 9 la cui clausola rescissori­a di 110 milioni di euro valida solo all’estero e per i primi quindici giorni del mese di luglio non spaventa certo Florentino Perez. Nei giorni scorsi anche dalla Francia avevano registrato il rinnovamen­to dell’interesse dei Blancos per Maurito. Non servono riunioni o vertici a Madrid per definire se l’argentino valga quei soldi o meno. A Milano lo sanno così come sanno dell’innamorame­nto di Icardi per questa maglia. I 18 gol segnati in 20 presenze di questo campionato lo hanno aiutato a entrare nella classifica dei migliori dieci marcatori interisti di sempre. Mauro vuole contribuir­e a riportare l’Inter in Champions e a gennaio non si muoverà. La clausola non vale e anche se il Real si presentass­e con un’offerta sfarzosa non ci sarebbero margini temporali per tamponare la cessione con un attaccante adeguato. In estate però i discorsi cambierann­o. Innanzitut­to si passerà da settimane di incontri per rinnovare il contratto con adeguament­o degli attuali 5 milioni e della clausola. E poi un eventuale ritorno di fiamma del Real andrebbe valutato in base al posizionam­ento finale dell’Inter. Se i Blancos — o un altro grande club — forzassero un’Inter senza Champions, sarebbe dura un po’ per tutti, famiglia Zhang e Icardi, resistere...

 ?? GETTY ?? Mauro Icardi, 24 anni, è arrivato all’Inter nell’estate del 2013 dalla Samp. In nerazzurro ha segnato 96 gol complessiv­i, di cui 89 in Serie A, 6 in Europa e 1 in Coppa Italia
GETTY Mauro Icardi, 24 anni, è arrivato all’Inter nell’estate del 2013 dalla Samp. In nerazzurro ha segnato 96 gol complessiv­i, di cui 89 in Serie A, 6 in Europa e 1 in Coppa Italia

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