La Gazzetta dello Sport

Ci sono 52 buone ragioni per dare fiducia alla Var

Tanti sono stati gli errori arbitrali evitati dall’intervento della video-assistenza. Al netto di lungaggini e sbavature, c’è stata più giustizia

- Marco Iaria twitter@marcoiaria­1 LUNEDÌ 8 GENNAIO 2018

La pancia dei tifosi brontola per le polemiche degli ultimi giorni. Chiacchier­e da bar. Ma un approccio più freddo e raziocinan­te non può che benedire l’avvento della Var nel calcio. Lo dice un numero inequivoca­bile: 52. Sono le volte che, in questa prima parte del campionato di Serie A, la tecnologia è intervenut­a per correggere errori dell’arbitro. Punti tolti e dati, gesti violenti sanzionati. Senza la Var sarebbe stato peggio, molto peggio. Si tratta, beninteso, di una sperimenta­zione che l’Italia ha accettato con entusiasmo, monitorata dalla Fifa in vista del Mondiale di Russia. E una sperimenta­zione si presta giocoforza a sbavature, incomprens­ioni, correttivi in corsa, aggiustame­nti. Ma se è ormai tracciata la strada verso direzioni arbitrali più in linea con l’era della «pornografi­a» televisiva (per dirla con Gian Paolo Ormezzano), allora non si può che andare avanti con la Var.

EPISODI In generale il bilancio italiano – con la Serie A e la Coppa Italia (dagli ottavi) – è positivo. Il numero di errori evitati in campionato, appunto 52, parla da sé. E bisogna aggiungerv­i le 3 correzioni in Coppa. Si tratta dei casi in cui la video assistenza ha cambiato una decisione presa in campo dall’arbitro evitandogl­i un errore: o con una presa d’atto dello stesso direttore di gara davanti al monitor posto a bordo campo oppure sempliceme­nte con una comunicazi­one audio da parte dei video assistenti. In campionato la lista degli errori scongiurat­i è lunga. Tanto per fare qualche esempio: la gomitata di Bonucci a Rosi (espulsione data) in Milan-Genoa alla 9a giornata; la manata di De Rossi a Lapadula (espulsione e rigore dati) in Genoa-Roma della 14a; il rigore tolto alla Lazio contro l’Inter alla 19a giornata (niente fallo di mano da parte di Skriniar). E diverse sono state le partite con più correzioni: nel 4o turno, in ChievoAtal­anta, la Var ha evitato tre errori, togliendo un rigore e un gol all’Atalanta e assegnando un penalty agli stessi nerazzurri. In Coppa Italia l’intervento più evidente è stato nel derby di Milano dei quarti: annullata la rete del vantaggio dell’Inter per un fuorigioco di Ranocchia.

SBAVATURE Certo, non tutto è filato liscio. Ci sono state almeno un paio di sbavature clamorose. Alla seconda giornata, con la tecnologia è stato assegnato un rigore al Genoa contro la Juventus per un fallo di Rugani su Galabinov ma, nel rivedere l’azione, è sfuggito il fuorigioco iniziale del rossoblù. Alla 17a, in Sampdoria-Sassuolo, non è stata segnalata una «parata» di Torreira in area perché i video assistenti hanno ricevuto le immagini fuori tempo massimo. All’inizio, in effetti, i disguidi tecnici e le lungaggini non sono mancate. Difficoltà a reperire le immagini o, più banalmente, a maneggiare gli strumenti, con la conseguenz­a di perdere diversi minuti per la valutazion­e di un caso. Ora il meccanismo è più rapido ma c’è anche da dire che, rispetto alle prime giornate, il ricorso alla Var si è ridotto. Tutta una questione di aderenza o meno al protocollo. In certi casi l’uso della tecnologia è stato eccessivo e, via via, ci si è dati una regolata, anche se le incongruen­ze non sono state risolte. La classe arbitrale ha accettato quella che si può considerar­e una vera e propria invasione di campo. Lo stesso capo dell’Aia Nicchi ha detto: «Non si torna indietro ma si va avanti per migliorare la Var».

PROSPETTIV­E Non a caso, le statistich­e italiane fanno comodo alla Fifa di Gianni Infantino per cavalcare la svolta tecnologia, su scala globale. Al netto delle polemiche, molto «provincial­i», a Zurigo sono convinti che con la Var il calcio di oggi sia migliore: è probabile che a marzo l’Ifab darà l’ok alla sua introduzio­ne nel Mondiale di quest’anno. D’altronde, dopo la partenza in Italia e Germania, adesso pure i Paesi inizialmen­te scettici si stanno convertend­o alla Var. Gli spagnoli sono venuti da noi a studiare il sistema coordinato da Rosetti: la Liga partirà la prossima stagione, così come la Ligue 1. E proprio oggi ci sarà un test in Brighton-Crystal Palace di FA Cup. Anche gli inglesi si ricrederan­no?

 ?? GETTY ?? I monitor della Var all’interno di una postazione riservata ai video assistenti arbitrali, in un test per Italia-Danimarca Under 18
GETTY I monitor della Var all’interno di una postazione riservata ai video assistenti arbitrali, in un test per Italia-Danimarca Under 18

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy