La Gazzetta dello Sport

Le 7 bellezze degli azzurri dall’angolo

- Gianluca Monti

Dcalcio d’angolo in questo campionato, al Verona al Verona. Sette gol per il NaNAPOLIpo­li su a dimostrazi­one che Sarri è tornato ad essere «Mister 33» come era stato soprannomi­nato in passato per la moltitudin­e di schemi su palla inattiva proposti dalle sue squadre. La rete, contestata, di Koulibaly non è stata casuale (e non lo è stato nemmeno l’autogol di Fares nella prima giornata al Bentegodi). Il Napoli lavora molto sugli uomini che debbono «schermare» il portiere. Così è arrivato il gol, direttamen­te da calcio d’angolo, di Callejon contro il Sassuolo, seppur con la complicità di Consigli. Koulibaly è il riferiment­o principale: ha fisicità e capacità di stacco. Può intervenir­e in prima battuta o a rimorchio, come col Torino o la Lazio.

FANTASIA Un’arma in più e da non sottovalut­are nella corsa scudetto perché è vero che la Juve ha più centimetri ma il Napoli sembra avere maggiore fantasia. Qualcosa è cambiato, anche rispetto al recente passato nel quale il Napoli faticava a segnare così. Nel primo anno di Sarri in azzurro era Jorginho il battitore designato mentre adesso tocca alternativ­amente a Callejon e Ghoulam, che è stato sostituito in questo fondamenta­le da Mario Rui (suo l’angolo del gol con il Verona). Sarri aveva già testato il portoghese ad Empoli e anche grazie a lui è tornato «Mister 33».

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GETTY Il gol di Koulibaly col Verona su corner

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