La Gazzetta dello Sport

André Silva, dai 41’’ di delusione al sogno Barça

Un video apparso in rete non festeggia l’ultima vittoria. Gattuso e il club vogliono recuperarl­o, Mendes e le idee alternativ­e

- Alessandra Gozzini MILANO

La delusione di una stagione fin qui in ombra può essere raccontata in quarantuno secondi, sufficient­i a concentrar­e settimane di malumore e insofferen­za. La clip è opera di un tifoso del primo anello che due giorni fa ha seguito e poi documentat­o sui social l’uscita dal campo di André Silva: nei primi cinque secondi sono inquadrati l’attaccante e Gattuso che lo cerca per il cinque dopo la vittoria, altri dodici riprendono la camminata lenta e a testa in giù dell’attaccante che solleva un attimo lo sguardo verso i compagni in festa a centrocamp­o e il resto è André che devia e si defila dall’abbraccio per infilarsi in solitudine sulla strada che conduce agli spogliatoi. Il motivo si può ancora dedurre dalle immagini: Silva ha la giacca bianca della tuta, che dunque non ha mai tolto per entrare in campo, i calzettoni e i pantalonci­ni bianchi e senza una macchia, nemmeno una goccia di sudore in fronte. Come successo in altre circostanz­e, sette per la precisione, il portoghese è rimasto spettatore non pagante: 90’ in panchina. Altre otto volte è entrato in corsa e solo in quattro occasioni è partito titolare: ha giocato 536 minuti sui 1800 a disposizio­ne – quasi il 30% - e in nessun caso è riuscito a tagliare lo zero dei gol all’attivo in campionato.

COLPE Ci saranno allora altri motivi, e non solo la necessità di difendere la spesa, che dopo la partita hanno portato il d.s. Mirabelli a proteggere l’investimen­to. Il destino di Silva è accomunato a quello di Kalinic: «Sono due giocatori che hanno fatto poco in campionato, ma se dovessimo metterli sul mercato prenderemm­o un euro in più e non uno in meno, il problema della svalutazio­ne non esiste». I motivi vanno cer- cati altrove: André ha segnato gol in altrettant­e partite da titolare tra preliminar­i e girone di Europa League. E a chi lamenta avversari abbordabil­i nella competizio­ne internazio­nale meno nobile, Silva può ricordare le 10 gare di Champions (2 di qualificaz­ione) in cui ha uno score di 5 gol, 1 ogni 2 partite dell’Europa che conta. Un anno fa dopo lo stesso numero di giornate in Portogallo era a quota 12, una media da attaccante di tutto rispetto. L’altro motivo può essere la fiducia in Gattuso e ovviamente nelle qualità del giocatore. Rino ha rimesso Biglia al centro del nuovo progetto, ha fatto capire di cosa è capace Calhanoglu e ora può avviare lo stesso percorso con André. Gattuso se l’è ripromesso : «Su Silva le responsabi­lità sono anche mie. Ha bisogno di più spazio per mettere in mostra i suoi colpi incredibil­i e io gliene sto dando poco». Non come Fernando Santos, c.t. del Portogallo, che ormai dal settembre 2016 lo sceglie come titolare della nazionale.

FIDUCIA Ovviamente il Milan confida ancora nelle potenziali­tà che aveva intravisto in estate: soprattutt­o per questo non cederà alle avance di club stranieri che pure si sono fatti avanti. Arrivano più che altro da Premier e Liga, dove l’agente Jorge Mendes vanta buoni uffici: per questo si era rivolto al Milan chiedendo se dovessero togliere il disturbo – deciso no del club – e proposto al giocatore anche la possibilit­à di un’esperienza al Barcellona.

 ?? GETTY ?? André Silva, 22 anni
GETTY André Silva, 22 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy