La Gazzetta dello Sport

Presidenza Figc, è la settimana decisiva Candidati e alleanze: tutto ancora possibile

1Oggi si parte con il Consiglio federale, sabato si chiude con l’assemblea Lnd Tommasi apre ai social

- Alessandro Catapano ROMA

Finora, si è scherzato. Oggi, assisterem­o a qualche scaramucci­a. Nei prossimi giorni, ne vedremo delle belle. Sarà una settimana cruciale per il futuro del calcio italiano. Anzi, meglio: l’ultima settimana disponibil­e per provare a costruire qualcosa di solido. Sabato sera, quando anche l’assemblea della Dilettanti avrà indicato il proprio candidato alla presidenza federale, sapremo con certezza quanti saranno i contendent­i e di quanto peso elettorale saranno accreditat­i. Le possibilit­à che il 29 gennaio si presenti un solo autorevole candidato, forte di un consenso largo e trasversal­e, sono ormai molto ridotte. A meno che non torni in pista un nome capace di mettere insieme i due poli, società e componenti tecniche: un identikit alla Abodi, peraltro ancora in attesa che si perfezioni la sua nomina al Credito Sportivo.

SCHERMAGLI­E Oggi, nel Consiglio federale con cui la Figc riapre i battenti dopo la sosta natalizia, Ulivieri, Nicchi e Balata – che non hanno gradito l’esclusione dal vertice a tre organizzat­o dall’Aic venerdì – interverra­nno proprio per perorare la causa dalla candidatur­a unica. Damiano Tommasi ci prova. Da un mese abbondante lavora per rafforzars­i, innanzitut­to nel suo mondo. Ha coinvolto alcuni autorevoli­ssimi colleghi: campioni, che hanno smesso di recente e che sono ancora in attività, ma anche nomi illustri tra gli allenatori. Sono i suoi sponsor, soprattutt­o tra le società. Ha aperto un filo diretto con il popolo social, che non vota ma fa opinione: mossa astuta (ma un po’ populista) annunciare di voler inserire nel programma le tre proposte più gettonate tra i tifosi. Non ha ancora perso le speranze di convincere Gravina o Sibilia, consapevol­e che «basterà» riuscirci con uno per far desistere l’altro. Ma l’impresa è ardua: il presidente della Lega Pro, che in queste ore non ha risparmiat­o a Tommasi frecciate velenose su tempi e modi della sua discesa in campo, proverà fino all’assemblea di venerdì a chiudere un accordo con il leader della Lnd, il quale prima di fare qualunque mossa aspetta l’assemblea di dopodomani in Serie A, che – peraltro – difficilme­nte fornirà indicazion­i precise.

SPETTATORE

Giovanni Malagò resta alla finestra. Consapevol­e che con tre candidati di minoranza, quello escluso dal ballottagg­io (previsto dal 4° scrutinio) possa far mancare i propri voti ai due concorrent­i rimasti in gara, di fatto rendendo molto molto complicata l’elezione di un presidente.

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ANSA Damiano Tommasi, 43 anni presidente Assocalcia­tori

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