La Gazzetta dello Sport

Torino va alle F8 di Coppa Italia Brescia in affanno

- Fabrizio Turco TORINO

Dopo il Bayern Monaco, la Germani Brescia: è un inizio di 2018 con scalpi prestigios­i, quello della Fiat Torino che centra l’accesso alla Final Eight di Coppa Italia con una settimana di anticipo. I padroni di casa giocano un primo quarto perfetto ma l’onda lunga gialloblù dura fino a metà gara. Per venti minuti la Fiat è un’iradiddio che tira da tre meglio che da due (73% nelle triple con 8/11, rispetto al 69% con 11/16 da due) e che domina a rimbalzo riuscendo a mascherare la pesante assenza di Trevor Mbakwe. Il lungo nigeriano, k.o. per problemi alla schiena, potrebbe tornare in campo fra due settimane contro Brindisi. Fatale che nella ripresa venisse fuori la capolista che ha dimostrato perché è in vetta, nonostante una fase con qualche nuvola passeggera costata quattro sconfitte nelle ultime cinque gare. È il momento chiave della partita: Brescia non molla la presa, nel terzo quarto torna a -8 (61-53) ma ogni volta che si avvicina Torino ha la lucidità per ricacciarl­a a distanza di sicurezza, fino all’azione da quattro punti di Vujacic di fine terzo quarto. Nell’ultimo periodo Brescia le prova tutte, trova tre triple di Moss in un minuto, arriva fino al -6 con palla in mano del 38’ ma il rimbalzo di Washington sulla tripla del -3 fallita da Moore chiude il conto.

CAREZZE Nel dopo-gara è scambio di carezze e di compliment­i fra allenatori: «Il nostro primo tempo ha rasentato la perfezione – tira poi le somme Luca Banchi –. Replicare così dopo la partita contro il Bayern è un atto di forza». Ma a far felice il tecnico gialloblù è la compattezz­a di squadra, «quella che devi dimostrare nei momenti più difficili», come quando Brescia è tornata sotto. «Il primo quarto ha condiziona­to la nostra gara: bravissimi loro, ma noi abbiamo concesso troppi tiri aperti – è analisi di coach Andrea Diana –. Crisi? Avrei detto sì per quanto visto nel primo quarto, quando abbiamo patito Torino sul piano della brillantez­za. Ma nella ripresa ho visto altre facce e noi dobbiamo ripartire da lì in vista della sfida contro Pistoia della prossima settimana: quella è la partita da vincere».

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LAPRESSE Lamar Patterson, 26 anni, ha chiuso con 7/8 da 2

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