La Gazzetta dello Sport

Freddo record negli Stati Uniti La neve e il gelo fanno 19 morti

Di - 50° e migliaia di voli cancellati In Italia resta il pericolo valanghe sulle Alpi

- Pierluigi Spagnolo

Le autorità statuniten­si sconsiglia­no persino di uscire di casa, se non è strettamen­te necessario. E invitano a non restare in strada, all’aperto, per più di 5-10 minuti. Perché il rischio congelamen­to è altissimo, non solo a New York e a Boston, dove l’acqua dei laghetti e delle fontane si è trasformat­a in una lastra di ghiaccio, divertente solo per i turisti a caccia di foto. Da ormai due settimane il nord-est degli Stati Uniti è in gravi difficoltà per l’ondata di maltempo, con tempeste di neve, forti piogge e temperatur­e gelide, persino picchi di -50°. Secondo gli esperti, non faceva così freddo negli Usa dal 1961. I disagi più gravi si stanno verificand­o nei trasporti. Ancora a mezzo servizio gli aeroporti, con il Jfk di New York e quello di Charleston (Carolina del Sud) che devono gestire ritardi e cancellazi­oni: negli ultimi tre giorni sono stati più di 5 mila, in tutti gli Stati Uniti. La protesta degli utenti appiedati ha trovato, come sempre, sfogo sui social network. Gravi disagi anche sulla rete stradale, per il ghiaccio che mette a rischio la sicurezza degli automobili­sti. Decine di migliaia di famiglie, in diversi stati del nord-est, sono ancora senza energia elettrica. Almeno 19 le vittime dell’ondata di gelo negli Stati Uniti, dal Texas al Wisconsin, secondo i media locali. Ma, a partire da oggi, le temperatur­e dovrebbero lentamente tornare a risalire.

LA TEMPESTA «ELEANOR» Il gelo che sta attanaglia­ndo gli Usa non sta risparmian­do neppure l’Europa. In Gran Bretagna, alle prese con la tempesta Eleanor, temperatur­e in picchiata. In alcune zone si toccherann­o i -17°, a causa dell’ondata di maltempo che i media hanno ribattezza­to «la belva dell’Est». L’invito, soprattutt­o per le persone anziane e malate, è di restare in casa. Anche in Francia resta alta l’allerta valanghe, soprattutt­o nelle principali stazioni sciistiche. Forti piogge e nevicate nel sud e nell’ovest, mentre le temperatur­e caleranno ovunque. A Parigi le piogge intense hanno fatto salire il livello della Senna di tre metri. Ed è stato probabilme­nte il maltempo a provocare la rottura del cavo portante della telecabina francese che collega l’Aiguille du Midi a punta Helbronner, a oltre 3.500 metri di quota, sul massiccio del Monte Bianco. In Italia, forti precipitaz­ioni nevose sulle Alpi, dove resta il pericolo di valanghe. Massima allerta a Cervinia, in Valle d’Aosta. Notte d’inferno, tra sabato e domenica, per migliaia di automobili­sti in Spagna, bloccati sull’Ap-6 per una tempesta di neve. La strada è stata riaperta dopo ore. E nell’ondata di gelo globale, colpiscono le temperatur­e torride in Australia. A Sydney il picco massimo è stato di 47°. Un caldo così intenso mancava – secondo gli esperti – dal 1939.

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AFP L’acqua congelata di una fontana, al Bryant Park di New York

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