Arrestato Ahmadinejad: «Incitò la rivolta»
Leader dell’Iran aveva criticato il governo: «Si crede il padrone di una società ignorante» L’opposizione: «Fermi preventivi di 90 studenti»
Il 3 gennaio era stato accusato dai Guardiani della rivoluzione di essere il «regista oscuro» delle sommosse che, secondo l’opposizione, avrebbero visto morire almeno 21 dimostranti. Ieri l’ex presidente iraniano, il conservatore Mahmoud Ahmadinejad, in carica fra 2005 e 2013, sarebbe stato arrestato dalle autorità iraniane per presunto incitamento alla rivolta contro il go- verno, secondo quanto riferito da fonti arabe quali la tv Al Arabiya e il quotidiano con base a Londra, Al-Quds Al-Arabi, che cita «fonti affidabili» a Teheran. L’ex presidente sarebbe accusato di aver fomentato la piazza e il malessere per la crisi economica, la corruzione e le spese militari - allo scopo di mettere in difficoltà il governo. Ahmadinejad paga inoltre alcune dichiarazioni rilasciate alla fine di dicembre, quando avrebbe detto che l’Iran soffre di «cattiva gestione» e che l’attuale presidente Hassan Rouhani e il suo governo «si credono i padroni in una società ignorante. Alcuni leader vivono distaccati dai problemi e dalle preoccupazioni della gente». Ahmadinejad sarebbe ai domiciliari.
NOSTALGICI Ieri i Pasdaran sono tornati ad accusare Usa, Israele e Arabia insieme a gruppi d’opposizione e nostalgici dello Scià di aver acceso il fuoco delle proteste. «Abbiamo messo fine alle manifestazioni», dicono i fedelissimi del regime. Ma i parlamentari riformisti denunciano il fermo di 90 studenti a titolo «preventivo» (molti non sarebbero nemmeno scesi in piazza), parte delle almeno 1000 persone in cella.