LA FORZA DELLO SPORT
Si chiama «Game changer», la forza di cambiare ciò che sembra immutabile. Proprio lo sport, quello che alcuni vorrebbero rinchiudere e isolare in un recinto, sta salvando la Pace del mondo? Sì, proprio lo sport.
Si chiama «Game changer», la forza di cambiare ciò che sembra immutabile. Proprio lo sport, quello che alcuni vorrebbero rinchiudere e isolare in un recinto, sta salvando la Pace del mondo? Sì, proprio lo sport, quello che molti vorrebbero relegare ai margini della cultura e che non è neanche citato nella Costituzione italiana, ha permesso di raggiungere il traguardo fallito dai politici e dai diplomatici di tutto il mondo. Sta di fatto che la simbolica stretta di mano fra i delegati delle due Coree sul 38° parallelo, lungo la linea di confine fra due mondi economicamente e socialmente così distanti, ha sancito ieri una delle più grandi vittorie dell’Olimpismo. Ma fa ancora più notizia che lo sport raggiunga la sua più alta espressione di unione fra i popoli proprio ora che sembrava più debole, minato dalla corruzione del Cio e del calcio mondiale, dal doping di Stato e dalla piaga delle scommesse. Un giornale sportivo come il nostro non può che essere fiero del ruolo che la prossima Olimpiade Invernale avrà nell’evoluzione dello scacchiere internazionale. E tutto sommato ci interessa poco se lo sport, nella circostanza, sia stato strumentalizzato sull’altare di quella Pace inseguita dalle superpotenze: oggi ci sentiamo tutti migliori.