Calvarese ha visto il fallo, no prova tv per Benatia
Flop annunciato. La richiesta della Procura federale di prova tv da usare contro Benatia è naufragata in modo inevitabile di fronte al giudice sportivo Mastrandrea che ieri ha in qualche modo giocato un terzo tempo di Cagliari-Juventus, finita con la vittoria bianconera tra le polemiche per i tanti casi controversi. FALLO VISTO Uno di questi riguardava la sbracciata del difensore ai danni di Pavoletti non sanzionata dall’arbitro Calvarese: sul ribaltamento dell’azione la Juve aveva trovato la rete decisiva con Bernardeschi. Gli ispettori Figc avevano ritenuto che l’episodio fosse sfuggito all’arbitro, configurandolo come «gioco violento» e passibile di una squalifica a tavolino. Tesi ardita: la dinamica del gesto è chiara e risulta difficile valutarla da gomitata volontaria. E se anche l’arbitro in campo non si fosse accorto del presunto gesto violento, ci avrebbe pensato la Var a richiamarne l’attenzione (come è accaduto con Bonucci). Forse il problema è proprio la mancanza di lavoro degli ispettori ai tempi della tecnologia? Fatto sta che il giudice ha rispedito al mittente la richiesta di prova tv dopo aver sentito Calvarese che ha risposto «di aver visto e valutato il comportamento del difensore come normale fallo di gioco e di non averlo fischiato in considerazione del vantaggio che si è poi concretizzato». Certo, si può discutere sul vantaggio (che non c’era) avuto dal Cagliari, ma rientra in un discorso da «moviola».
MULTA E CORI RAZZISTI L’arbitraggio di Calvarese non è stato felice, ma i commenti post partita di Giulini sono andati oltre il diritto di critica soprattutto contro Banti (era al Var). La frase sul mani di Bernardeschi non punito («Incredibile non vederlo, è assurdo: Calvarese può sbagliare, ma Banti non può non segnalarglielo») è costata al presidente del Cagliari 10.000 euro di multa con diffida. Sempre il giudice ha rilevato di non poter intervenire per i cori razzisti su Matuidi perché non sono stati percepiti da arbitro, procura e Gos.