Amos vola sulle dune: quinto dietro i big
Eugenio ora 6o nella generale guidata da Peterhansel. Ritirato Sunderland, Desprès fermo per ore
Èstata la giornata dei colpi di scena, quella che ha visto la Dakar affrontare una delle tappe più lunghe tra le dune peruviane: Sam Sunderland, leader moto e campione uscente, si è ritirato dopo una brutta caduta al km 330, venendo trasportato in elicottero a Lima; Cyril Desprès, 2° della generale, è rimasto bloccato per ore in attesa dell’assistenza, avendo rotto una sospensione della sua Peugeot 3008 DKR; giornata nera anche per le Toyota Gazoo, con problemi tecnici per Al Attiyah, De Villiers e Ten Brinke a lungo fermi. QUINTO Tra tanti guai, a festeggiare oltre alla stessa Peugeot — tripletta con Loeb davanti a Sainz e il sempre più leader Peterhansel —, c’è anche l’Italia, con Eugenio Amos che sul suo Buggy 2WD navigato dal francese Delaunay, ha chiuso 5°, risalendo 6° in classifica a 1h19’42 da Peterhansel e col 4° posto di Al Attiyah lontano 21’. «È stata una tappa durissima, ma ci abbiamo sempre creduto — racconta Amos —. Questa posizione ora mi preoccupa un po’, l’obiettivo era arrivare al riposo nei primi 10, ma come 9° e mezzo, ora dovremo stare attenti e gestire bene. Aspettiamo che gli altri si rompano e poi, passate le dune, sulle piste veloci potremo dire la nostra».
YAMAHA C’È Nelle moto doppietta Yamaha con il neo leader Van Beveren che precede de Soultrait, 3° Walkner (Ktm). Miglior italiano, Botturi (Yamaha) 20°, Cerutti 34°. Nei camion fuori per tempo massimo gli equipaggi Cabini e Calabria. Oggi, ultima tappa in Perù, San Juan-Arequipa con 268 km di sabbia e dune.