Partite truccate: Bracciali e Starace assolti in 1° grado
Per il tribunale di Cremona il fatto non sussiste. Potito: «Nessuno mi ridarà gli anni persi»
Il tribunale di Cremona ha assolto in primo grado perché il fatto non sussiste Daniele Bracciali, Potito Starace e Roberto Goretti, d.g. del Perugia, dalle accuse di frode sportiva per le presunte partite di tennis taroccate e successivo giro di scommesse, filone scoperto durante l’inchiesta del Calcio scommesse presso la procura cremonese. Il p.m. ha preannunciato ricorso. Secondo l’accusa, al centro di puntate non regolari fra il 2007 e il 2011 c’erano incontri chiamati in codice «creme». Goretti e l’amico Bruni avrebbero coinvolto Bracciali cui furono offerti anche 50 mila euro per combinare i match. Quando Bracciali si fece male, Bruni e Goretti gli consigliarono di «reclutare» colleghi. Sarebbe perciò entrato in scena Starace, compagno di doppio di Bracciali. Per gli inquirenti, Potito avrebbe intascato 300mila euro da un’altra organizzazione per perdere la finale di Casablanca contro Andujar del 2011, mentre per «risarcire» Bruni e compagni ne avrebbe presi 50mila purché perdesse a Barcellona. Fatti ora totalmente smentiti dal giudizio di primo grado. Starace era stato assolto anche dalla giustizia sportiva, mentre Bracciali venne fermato un anno e multato di 20.000 euro comportamenti non consoni alla carica di consigliere federale.
COSÌ STARACE «Sto bene, oggi è un giorno importante. Giustizia è fatta dopo un percorso molto lungo ed anni durissimi». ha commentato Starace a Radio Sportiva. «Sono stato assolto dalla giustizia sportiva ed infine anche da quella ordinaria. Resta tanto amaro in bocca perché ero in attività e avevo una discreta classifica quando è successo il tutto. Alla fine del 2014 la mia carriera si è fermata. Sono state dette cose non vere, brutte, scritte senza sapere. Questi tre anni nessuno però potrà ridarmeli». Sul suo futuro Starace aggiunge: «Adesso ho un’accademia a Roma, ma non credo che riprenderò l’attività agonistica. Ho 36 anni, dovrei ricominciare da zero e non penso di potercela fare».