Il manager scomparso trovato morto a Milano: nessun segno di violenza

Via Pozzi, tra Gorla e Turro, periferia nordest di Milano: è lì che, in un appartamento affittato a una transessuale 30enne di origini colombiane, conosciuta come Carolina, è stato trovato il corpo di Enrico Maccari, il manager farmaceutico scomparso il giorno di Natale e la cui auto era stata individuata il 29 dicembre proprio nei dintorni. La polizia è intervenuta su segnalazione di un’amica del trans, una cubana che ha le chiavi della casa, è entrata per recuperare uno zaino - Carolina, nel frattempo, è irreperibile - e ha trovato il cadavere dell’uomo, in avanzato stato di decomposizione, disteso a terra nella zona giorno del bilocale, sotto alcune coperte. La morte risalirebbe ad alcuni giorni fa ma sarà l’autopsia a chiarire cosa sia accaduto a Maccari, dirigente di un’azienda farmaceutica in Svizzera, nato a Lecco nel 1963, residente a Giubiasco (piccolo centro nei dintorni di Bellinzona): aveva passato il Natale con i quattro figli e la moglie, da cui era separato. Poi era andato a Milano in auto ed era scomparso. Nessuna ipotesi può essere esclusa: si presume però che l’uomo sia morto per un malore. Nell’abitacolo della sua vettura c’erano alcune scatole di medicinali, il computer e altri oggetti personali, ma non i documenti, le carte di credito e i due telefoni. Trovati invece, nella casa di via Pozzi. Maccari era atteso a Bellinzona il 30 dicembre dalla nuova compagna, una donna francese.