Tavecchio: «Tecnico a giugno». Ora Di Biagio. Figc: avanza Sibilia
●Tavecchio: «Candidati tutti sotto contratto». Tommasi: «Ora giusto dare spazio al tecnico Under 21»
Ancelotti? Conte? Mancini? Ranieri? Alt. Il grande nome può attendere. Prematuro, ora, con una Figc ancora acefala e un movimento, in generale, che deve ancora ripartire dopo lo shock del 13 novembre. Anche perché, ricorda Carlo Tavecchio, i candidati alla panchina azzurra sono tutti attualmente sotto contratto: «Io resto in carica fino al 29 gennaio e non penso che entro quella data ci sarà il nuovo commissario tecnico della Nazionale – ha dichiarato ieri Tavecchio prima di immergersi in una lunga assemblea di A –. Il giorno dopo Svezia-Italia ho avuto contatti positivi con mezza Europa. Spetterà al prossimo presidente, ma prima di giugno nessuno accetta perché sono tutti contrattualizzati. Fare un contratto entro giugno è difficile». Anche perché la road map che porterà alla scelta del nuovo c.t. non può prescindere dall’elezione del prossimo presidente federale e dalla composizione del Consiglio che lo sosterrà: vicenda che, come spieghiamo a parte, vivrà altri giorni di incertezza. Di certo, al momento, c’è solo il budget previsto nel bilancio Figc del 2018 per i compensi dello staff tecnico: 5 milioni di euro lordi, cifra che dovrebbe consentire al presidente che verrà (libero di ritoccarla al rialzo o al ribasso) di mettere sotto contratto anche un grande nome.
TOCCA A GIGI? Fino ad allora, avanti con Luigi Di Biagio, sempre che il nuovo presidente non abbia altre idee. Il c.t. dell’Under 21 «rischia» di guidare la Nazionale maggiore nella prestigiosa amichevole del 27 marzo con l’Inghilterra, a Wembley. «In questo momento credo che sia giusto andare avanti con le risorse che ha oggi il Club Italia e con lo staff che sta seguendo Di Biagio – l’opinione di Damiano Tommasi, leader dell’Aic e candidato alle elezioni per la presidenza federale –. Il nuovo c.t.? Deve essere una scelta di un certo tipo. Dipende dal messaggio che si riesce a dare alla persone che si vogliono coinvolgere, se è di ripartire e rilanciare, fare un percorso che non è mai stato fatto, se non sessanta anni fa. Credo che sia coinvolgente e appassionante per chi è legato alla maglia azzurra partecipare a questo percorso», l’auspicio di Tommasi.