STORIA Everton: «Lukaku non rinnovò a causa del vudù» E Romelu querela
«Romelu è cattolico e il vudù non fa parte della sua vita e del suo credo. È lontano da queste credenze». Così ieri il manager dell’attaccante e nazionale belga del Manchester United Romelu Lukaku, 24 anni, ha negato alla Bbc quello che aveva dichiarato poche ore prima Farhad Moshiri, azionista di maggioranza dell’Everton, club di Lukaku fino all’estate scorsa. Il miliardario angloiraniano, 62 anni, interessi nell’acciaio e nell’energia, ex azionista dell’Arsenal, si era lasciato scappare col Guardian le ragioni dell’addio di Lukaku al club di Liverpool: «Il suo agente era venuto per firmare il rinnovo del contratto. Ma poi durante la riunione Lukaku ha telefonato a sua madre e lei gli ha detto che era andata in pellegrinaggio in Africa, e con uno stregone c’era stato una sorta di rito vudù, e aveva ricevuto il messaggio per cui doveva firmare con il Chelsea. Il problema è che il suo cervello era sparito. Era a Los Angeles e ha detto che non sarebbe tornato a Liverpool».
AZIONE Il manager dell’attaccante, di famiglia congolese (il padre Roger Menama è stato nazionale dello Zaire fra il 1993 e il 1996, in due Coppe d’Africa, e ha giocato in Belgio fra Ostenda e Malines) e fratello maggiore di Jordan, terzino della Lazio, ha dichiarato che Romelu sta valutando seriamente se intraprendere un’azione legale contro Moshiri. «Lukaku non aveva fiducia nei progetti di Moshiri. Ecco perché non voleva rinnovare con l’Everton».
CATTOLICO Il paradosso della vicenda è che la scorsa estate Lukaku alla fine è stato sì venduto, per circa 85 milioni di euro, ma al Manchester United di Mourinho e non al Chelsea, come avrebbe «suggerito» lo stregone e avrebbe voluto anche Conte. Dai Blues di Londra, fra l’altro, Romelu è già passato un paio di volte, l’ultima nel 2013, messo alla porta proprio dall’allenatore portoghese. La sorprendente uscita di Moshiri, in occasione dell’assemblea dei soci del club, ha un sapore (neanche tanto velatamente) razzista. Legata proprio alle origini africane dell’attaccante di Anversa, a 16 anni già un titolo con l’Anderlecht da più giovane re dei bomber d’Europa. Lukaku già a luglio scorso aveva ribadito «di non essere musulmano», come avevano scritto alcuni tabloid britannici, «ma cattolico» e di esser andato sì in pellegrinaggio ma a Lourdes, in Francia, e nel 2014. Moshiri ha citato il Ceo dell’Everton Robert Elstone come testimone di quell’incontro con l’agente del belga. Aggiungendo: «Per venderlo in fretta ci ho rimesso oltre 30-40 milioni di euro». Chissà se questo basterà a salvarlo in caso di eventuale causa.