The end Vicenza Niente stipendi Stagione finita?
●Il nuovo proprietario non rispetta l’ultimatum Giocatori furibondi, l’Aic: «Sabato niente Coppa»
Il conto alla rovescia prosegue inesorabile e si avvicina sempre più l’ora in cui 116 anni di vita del Vicenza, club per il quale hanno giocato i Palloni d’oro Paolo Rossi e Roberto Baggio e che ha scritto pagine importanti nella storia del calcio italiano, finiranno nella polvere, seppelliti dai debiti e da gestioni societarie a dir poco avventuristiche.
CAOS E TENSIONE Ieri scadeva il termine ultimo per pagare gli stipendi e il nuovo proprietario Fabio Sanfilippo è andato al centro di allenamento di Isola ma niente bonifici, niente soldi, solo parole per i giocatori, che non l’hanno presa bene, come ha detto Stefano Giacomelli: «Lo abbiamo ascoltato anche oggi (Sanfilippo, ndr), ma quando è tornato a fare le solite promesse i toni sono diventati accesi perché ci siamo sentiti presi in giro ancora una volta». Tensione inevitabile, riversata sull’uomo che il 18 dicembre è diventato proprietario e amministratore unico del Vicenza, ma non ha versato un euro in cassa. «I miei collaboratori finiranno l’esame dell’ultimo bilancio di esercizio e così potrò dire con certezza se ci sono o meno i margini per intervenire», ha detto ieri Sanfilippo. Che ha aggiunto: «Nel primo caso pagherò gli stipendi entro venerdì, così sabato la squadra giocherà a Padova in Coppa Italia, in caso contrario...». Ma ieri il sindacato dei giocatori, che ha sede proprio a Vicenza, ha tagliato corto: «L’Aic annuncia lo stato di agitazione dei calciatori professionisti tesserati con il Vicenza e indice fin d’ora lo sciopero per sabato 13, auspicando che il club adempia al pagamento delle somme contrattualmente dovute».
PAGAMENTI Per saldare la scadenza saltata in dicembre e relativa alle spettanze di settembre-ottobre servirebbero 530 mila euro, che nessuno ha versato neppure ieri e da oggi la messa in mora diventa dunque esecutiva, con lo svincolo per insolvenza in arrivo in una ventina di giorni: il Vicenza, che rischia di fare la fine del Mode-
na, sta per perdere i suoi giocatori, alcuni pronti ad accasarsi altrove, altri destinati a tornare alle società da cui erano arrivati in prestito. Un fuggi fuggi prima che entrino in scena i giudici, perché in Procura stanno vagliando i documenti contabili che la Guardia di Finanza ha raccolto in sede al Vicenza per decidere se chiedere al tribunale istanza di fallimento. Senza contare che l’intervento di Colombo Finanziaria e Metrotecnica, soci di Vi. Fin. (proprietaria prima della cessione a Sanfilippo), ha messo una pezza sulle rate annuali dovute per l’arretrato all’Agenzia delle Entrate (580 mila euro) e al Comune (42 mila), che però avevano provveduto ad escutere le somme dall’assicurazione Itas e adesso servirebbero, entro il 29, altre fideiussioni per garantire quei debiti spalmati in 12 anni. Ma non ci sono più nemmeno i soldi per la benzina dei pullmini che trasportano i ragazzi del settore giovanile e al glorioso Lanerossi Vicenza restano solo i tifosi, attoniti e pieni di rabbia.