Alpine A110, il mito senza tempo
●E la serie Première Edition (1.955 esemplari, costo 60 mila euro) già esaurita in 5 giorni
Ci sono voluti 22 anni per riavviare le attività nella fabbrica di Dieppe (Renault ha investito 35 milioni di euro e assunto 150 addetti) e far tornare così il marchio Alpine sul cofano di una sportiva capace di offrire un piacere di guidare paragonabile a quello delle sue antenate. Inevitabile partire dalla A110 per far rinascere un marchio tanto prestigioso. Gli ingredienti per riuscirci erano semplici: compattezza, leggerezza e agilità. Ideale per divertirsi sul misto stretto, la piccola coupé due posti francese ha tutti i «numeri» per stampare un sorriso sulla faccia di chi la guida: motore 4 cilindri turbo con 320 Nm di coppia massima da 2.000 giri e 252 Cv per appena 1.103 kg di peso (Première Edition riccamente allestita) realizzando un rapporto peso-potenza di 4,3 kg/Cv degno di una super sportiva. Il motore è lo stesso della Renault Mégane R.S., ma montato in posizione centraleposteriore e con qualche cavallo in meno (- 48 Cv). La trazione è rigorosamente posteriore e la ripartizione delle masse risulta ottimale: 44% davanti e 56% dietro. Risultato? Accelerazione da 0 a 100 km/h in 4”5 e 250 km/h di velocità massima, ma quello che sulla scheda tecnica non si trova è la capacità di divertire di questo giocattolo per giovanotti.
UN GRAN DIVERTIMENTO L’abbiamo provata sulle strade della Provenza e sul circuito del Grand Sambuc nei pressi di Aix. La potenza calmierata non penalizza il divertimento. L’assetto è neutro in tutte le situazioni grazie alla perfetta geometria delle sospensioni a triangoli sovrapposti. La tenuta di strada esemplare e la precisione di guida ammirevole: niente sotto-sovra sterzo. Il tastino «Sport» sul volante permette di regolare la rigidità dello sterzo, la velocità di cambiata della trasmissione a doppia frizione a 7 marce e la mappatura del motore, oltre ad inebriare le orecchie con un sound meraviglioso e rendere il controllo di stabilità meno vigile, fino a spegnerlo quasi completamente in modalità «track». Soltanto gli amanti del drifting noteranno l’assenza del differenziale meccanico: quello simulato dall’elettronica permette di essere veloci in pista senza portarsi dietro troppo peso. PESO PIUMA Leggerezza, dicevamo: telaio e carrozzeria sono in alluminio, dettagli in carbonio, pinze freno in alluminio con freno di stazionamento integrato (ultimo brevetto Brembo). Esteticamente, la modernità della Première Edition è sottolineata dai fari a Led con indicatori di direzione dinamici. Dotata di un fondo piatto e di un funzionale diffusore posteriore, l’Alpine A110 presenta un’aerodinamica curata che permette di fare a meno dello spoiler poste- riore, a vantaggio di una silhouette elegante, mentre le prese d’aria nel paraurti anteriore migliorano il flusso dell’aria intorno ai passaruota.
MONOMARCA Il ritorno di Alpine passa anche dalle competizioni. La A470 continua a correre nel campionato del mondo Endurance dove lo scorso anno ha conquistato la 24 Ore di Le Mans nella categoria LMP2 e il titolo mondiale Fia, ma per la piccola A110 è stato pensato un campionato monomarca, l’Alpine Europa Cup per offrire ai clienti la possibilità di cimentarsi in pista (100 mila euro per la vettura più altrettanti per il campionato) per una stagione che scatterà a giugno con 6 weekend di gare.
SOLD OUT Della Première Edition ne saranno prodotte soltanto 1.955 (a celebrare l’anno di nascita di Alpine) vendute in appena cinque giorni a 60 mila euro. Le prenotazioni per le versioni «normali» sono aperte e l’attesa per chi la prenota ora sarà di circa un anno.