Tatum contro Simmons: la sfida del futuro
●L’ala di Boston e il play di Philadelphia sono i favoriti per il titolo di rookie dell’anno
Il futuro a confronto. Celtics e Sixers, due modi diversi di ricostruire. Boston ha scelto la strada più breve, grazie alle magie del gm Danny Ainge, capace di portare a casa Irving e una caterva di scelte, alcune già tramutate in talenti come Jaylen Brown e Jayson Tatum, altre ancora nel cassetto. Phila ha invece fatto tanking per anni, ovvero «cercato di non vincere», per usare un eufemismo, accumulando giovani di belle speranze, che finalmente stanno dando i primi frutti. Qualche chiamata al draft non è andata benissimo (vedi Okafor), altre però, pur con tanta pazienza per via dei molti infortuni, stanno lanciando i 76ers in zona playoff. La coppia Ben Simmons-Joel Embiid forma un’asse play-pivot straordinaria, mentre la scelta numero uno assoluta all’ultimo draft, Markelle Fultz, è ai box da tempo con una spalla malconcia. Il duello più atteso, anche se a distanza, sarà proprio quello tra Tatum e Simmons, considerati i favoriti per il titolo di rookie dell’anno.
FATICA La Nba oltreconfine non è più una novità, queste partite però non sempre fanno piacere agli allenatori. I Celtics sono stati costretti a disputare un elevato numero di gare nella prima parte di stagione per poter creare spazio nel calendario per la trasferta londinese. Al punto che, pur avendo la lega iniziato la stagione due settimane prima del solito, sono arrivati al giro di boa delle 41 partite prima di qualsiasi altra volta nella loro storia. Stevens avrebbe fatto carte false per lasciare a riposo Irving e Horford, che ne hanno un gran bisogno, ma è chiaro che il commissioner non avrebbe gradito... I biancoverdi stasera schiereranno ben 5 «international players», dopo anni nei quali erano una delle pochissime franchigie a non averne: Baynes ( Aus), Horford (R.Dom), Nader (Egi), Theis (Ger) e Yabusele (Fra).