La Gazzetta dello Sport

NO CHAMPIONS NO ICARDI

NIENTE 4° POSTO? IL REAL IN AGGUATO

- Mirko Graziano MILANO

Il piazzament­o in campionato e i possibili nuovi introiti sono cruciali per il futuro del capitano che ambisce a un ingaggio da top player di 9 milioni a stagione

L’Europa che conta e che spende ha da tempo messo gli occhi su Mauro Icardi. C’è il Real Madrid in pole, ma un po’ tutte le corazzate del calcio internazio­nale stanno studiando testa, caratteris­tiche tecniche e crescita di uno dei bomber più letali al mondo. «La Serie A è un master senza paragoni per ogni attaccante», sentenziò qualche tempo fa Carlitos Tevez, opinione che trova d’accordo un po’ tutti gli specialist­i del gol in giro per il pianeta. Ed è per questo che dopo quattro anni e mezzo di Serie A e 99 reti (107 i centri totali, coppe comprese, fra Inter e Sampdoria), il 24enne «killer» di Rosario ha messo tutti d’accordo, compreso il c.t. dell’Argentina Jorge Sampaoli che lo ha preferito addirittur­a a Gonzalo Higuain nelle ultime uscite della Seleccion.

AMORE VERO Inter comunque serena finora, perché Maurito non ha davvero mai vacillato di fronte a ogni tipo di tentazione. «Io sto bene a Milano, la mia famiglia è felice, gioco in un grandissim­o club e ne sono il capitano, non mi serve altro», ha più volte detto a media e amici. «Tutte scemenze», la risposta poi a chi già a inizio dicembre lo dava clandestin­amente in Spagna a fare le visite mediche per il club di Florentino Perez. Non mancherebb­e mai di rispetto a una squadra «che mi è sempre piaciuta fin da quando giocavo alla Playstatio­n — ha raccontato a Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera — La sceglievo perché c’erano giocatori come Adriano e Martins, devastanti e velocissim­i nel giochino. Poi, quando ero ragazzino, degli amici delle Canarie vennero al museo di San Siro. Comprarono due cappellini: uno dell’Inter e uno del Milan. Mi feci regalare quello dell’Inter, iniziai a tifare nerazzurro e provai quindi un’emozione immensa quando Massimo Moratti mi chiamò e mi prese dalla Sampdoria».

IL FATTORE CHAMPIONS Insomma, a fine gennaio non sarà difficile formalizza­re un nuovo accordo contrattua­le ( adeguament­o dell’ingaggio, prolungame­nto e «rivisitazi­one» della clausola), ma in prospettiv­a futura occhio al fattore Champions League. «Mi manca giocare in Europa, per essere al top devo giocare a certi livelli. La Serie A è competitiv­a, però gareggiare in Champions è un altro step...», disse sempre Icardi. E da quando è all’Inter, stagione 20132014, Maurito non si è mai affacciato sul palcosceni­co più prestigios­o per i club. Non è allora difficile credere che l’argentino possa vacillare di fronte a un eventuale «digiuno» prolungato, a maggior ragione quando a tentarti c’è il Real Madrid, la squadra che ogni calciatore sogna fin da bambino, il club più vincente e prestigios­o in assoluto. Di suo Mauro ci sta mettendo tutto per riportare l’Inter fra le grandissim­e: 18 reti, tripletta al Milan, doppiette a Roma, Fiorentina, Atalanta, Sampdoria e Cagliari, bucate poi pure Spal, Bologna, Chievo, Udinese e ancora Fiorentina. « La società ci ha chiesto di tornare in Champions, questo è l’obiettivo che non possiamo fallire quest’anno», parola di capitano.

E SE FOSSE L’INTER... Ma rientrare nel giardino di Cristiano Ronaldo, Messi e Neymar non sarà così semplice. Oggi la classifica dice che Napoli e Juventus se ne sono andate, mentre Inter, Roma e Lazio si contendera­nno gli altri due posti. E sulla carta i gialloross­i appaiono superiori per alternativ­e e qualità, mentre la stessa Lazio ha «spaventato» l’Inter nell’ultimo scontro diretto. Al di là del faticosiss­imo 0-0 con la bananda Inzaghi, a preoccupar­ee il popolo nerazzurro è sopratratt­utto l’austerity imposta dada Suning anche in questa finenestra di mercato, nonostante nte una rosa cortissima e con scarsa qualità dalla trequarti uarti in avanti. «Autofinanz­iamento mento totale», è l’ordine di Nanchino. hino. Già, ma l’attuale gruppo ha po-pochissimo appeal sul mercato,ato, e non potrebbe essere altrimenti menti per chi è reduce da un disastroas­troso settimo posto in campionaio­nato. Un valore generale chee precipiter­ebbe ulteriorme­ntete in caso di mancato accessoso in Champions. Entro il 30 giugno, ugno, l’Inter deve incassare 60- 70 mi-milioni in plusvalenz­e per restare estare nell’ambito dei paletti dell fair-fairplay finanziari­o: qualcosina osina può entrare con gli sponsor,or, ma senza la Champions (circaca 20 milioni l’incasso che si puòuò inserire subito a bilancio) diven-diventereb­be parecchio problemati­matico far quadrare i conti e potrebotre­bbe allora rendersi necessaria ssaria almeno una cessione eccellenel­lente. Quotazioni alla mano sonosono tre gli interisti in grado dii fare gola ai «ricchi» d’Europa: Skriniar, Perisic e appunto Icardi.rdi. Il primo è però stato pagatoo caro la scorsa estate, mentre perer Pe-Perisic un anno fa il Manchester hester

LA SITUAZIONE L’argentino vuole restare a Milano giocando però nel torneo più bello

In alternativ­a al 9, potrebbero essere sacrificat­i Skriniar o Perisic

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 ?? ANSA-AFP ?? Dall’alto Zhang Jindong, 54 anni, presidente di Suning, e Florentino Perez, 70 anni, presidente del Real
ANSA-AFP Dall’alto Zhang Jindong, 54 anni, presidente di Suning, e Florentino Perez, 70 anni, presidente del Real
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