La Gazzetta dello Sport

Juventus 11 a 0

Gioielli da Signora Can chiude il collier di brillanti low cost Da Pirlo a Pogba, da Khedira a Dani Alves: il ciclo vincente costruito con le occasioni. E si stringe per il tedesco a luglio

- Matteo Dalla Vite © RIPRODUZIO­NEIONE RISERVATA

L’affare legato a Emre Can — sempre più avviato per l’estate, contratto pronto di 4 anni più uno a 5 milioni di euro — potrebbe seriamente diventare il prossimo di una serie di colpi a costo zero che hanno caratteriz­zato la Juventus della gestione Andrea Agnelli con l’ad Marotta e il ds Paratici sul ponte di comando. Una sola eccezione — mini, consideran­do un campione del Mondo — venne fatta in questo «Undici» di colpi juventini: riguardò Andrea Barzagli, per il quale al Wolfsburg venne dato (nel 2011) un indennizzo di 300.000 euro per averlo a gennaio. Una briciola dentro un mare risparmios­o coi vari Pirlo, Pogba, Khedira, Llorente. I BRASILIANI Partendo da dietro, ecco Norberto Neto: accordo perfeziona­to nel gennaio 2015 dopo mesi in cui la Fiorentina lo aveva messo da parte (e poi ripescato per l’infortunio di Tatarusanu) in quanto il brasiliano non ne voleva sapere di allungare il contratto. Aveva già in testa la Juve, e così nell’estate di quell’anno lasciò il club viola dopo 5 anni prendendo il posto da dodicesimo di Storari. In un ipotetico 3-41-2, eccoci al colpo di due estati fa legato a Dani Alves: un re assoluto del calcio, plurivinci­tore, 2 anni di contratto a 3,5 milioni di euro. Il suo inizio fu sconsolant­e, tipico di chi veniva da un Barça che difendeva tenendo palla e offendendo, seconda parte da Dani Alves (quindi strepitosa) e addio in malo modo, postando le scarpe della finale di Berlino, risolvendo il contratto chiedendo di andare al City per poi dirigersi a Parigi. Prima ancora di Neto e Alves, ecco Lucio: estate 2012, Conte in panca, il centrale difensivo esce dall’Inter due anni dopo il Triplete «perché mi scaricaron­o». Subito una distorsion­e alla caviglia, 6 mesi e 4 presenze: addio.

PLUSVALENZ­E La pietra miliare resta certamente Andrea Pirlo: Massimilia­no Allegri è l’allenatore di un Milan che si lascia scappare il Maestro a zero. Il passaggio alla Juve viene ufficializ­zato il 24 maggio 2011, resterà fino al 2015 per poi an- dare nell’Mls. Alla Juventus, pagine bianche riempite di colori e capolavori di un giocatore unico. Da applausi anche il colpo legato a Sami Khedira: il Real Madrid lo fa uscire a parametro zero, Marotta (siamo nel 2015) ottiene il benestare di Allegri (che lo considera di un’intelligen­za tattica superiore alla media) e piazza il colpo sistemando con visione, esperienza, sostanza e forza il proprio centrocamp­o. Poi, eccoci a Paul Pogba: nell’aprile del 2012 il Manchester United capisce che il ragazzo ha altro in testa, non vuole rinnovare il contratto. Il Polpo arriva alla Juve nell’ago- sto di quell’anno e resta 4 stagioni vestendo pure la maglia numero 10: tornaa allo Uni-United per 105 milioni, plusvalen-plusvalenz­a ben superiore a quellaquel­la per Coman — seppur lusinghier­ausinghier­a — preso a zero dal Psgg e ceduto al Bayern Monaco per 21+7 milioni di euro.

TONI E LLORENTE Luca Toni, nel suo girovagare, fu juventi-juventino nel gennaio 2011: aa Delneri si ruppe Quagliarel­laa e Iaquin-Iaquinta non era disponibil­e,e, così dal Genoa arrivò il campionemp­ione del mondo, 15 presenzee e solo 2 gol. Fernando Llorentent­e fu un bel colpo: nel gennaioo 2013, lo spagnolo comunicò all’Athletic Bilbao di Bielsa la volontà di non rinnovare e di cambiare aria. Saprà lasciare ill segno.

VALORI E RICAVI La forti plusvalenz­e per Coman e Pogba L’eccezione-Barzagli ai colpi a costo-zero: mini indennizzo di 300 mila euro

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LAPRESSE Beppe Marotta, 60 anni, a.d. della Juventus
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