Sanchez, ora è derby City-United Keita subito a Liverpool?
Mourinho vuole «rubare» il cileno a Guardiola. Anche Yerry Mina anticipa l’arrivo al Barça dopo la partenza di Mascherano (Cina)
Alexis Sanchez da ieri è un uomo derby. Ma non a Londra, dove gioca, sponda Arsenal, bensì a Manchester, con City e United che se lo contendono a colpi di milioni. L’attaccante cileno, 29 anni, già con Guardiola al Barcellona, era in procinto di passare al City la scorsa estate, ma saltò tutto per il veto dell’Arsenal causa il mancato arrivo del «rimpiazzo» Thomas Lemar dal Monaco. Di qualche giorno fa il nuovo assalto del City, in ansia per il k.o. di Gabriel Jesus: 27 milioni di euro per il cartellino, più 10 l’anno netti al Niño Maravilla. Tutti i club interessati – tanti, tra cui l’Inter – si erano rassegnati a causa dell’accordo di massima tra i Citizens e il cileno, che si svincola a giugno, ma ora che Guardiola ha mosso le acque, si sta scatenando la tempesta. Se i rumors inglesi hanno parlato di contatti con il Chelsea, il The Guardian ha perfino dato gli estremi del rilancio United di ieri: 32 milioni di euro. E per rendere più appetitoso il piatto, Mourinho ha offerto all’Arsenal Mkhitaryan. E Lemar? L’Arsenal non ha cambiato idea ma dopo la partenza di Coutinho il 22enne francese è nel mirino del Liverpool come alternativa a Mahrez ( Leicester). Intanto i Gunners salutano Francis Coquelin, destinazione Valencia per 12 milioni.
MINA AL BARÇA In Spagna, al lieto fine la telenovela Yerry Mina, centrale colombiano – il primo nella storia blaugrana – che ha anticipato l’arrivo a Barcellona a causa della partenza di Mascherano per la Cina (Hebei Fortune, 10 milioni), con un ritocco verso l’alto dell’affare, chiuso a 11,8 milioni. AUBA E KEITA In attesa di firme ufficiali, in Germania tiene banco il mercato in uscita. Quella di Aubameyang, da tempo in rotta col Dortmund e promesso ai cinesi del Guangzhou Evergrande per 72 milioni, ma prima i tedeschi e poi i cinesi hanno smentito. E quella di Naby Keita, dal Lipsia al Liverpool subito e non a giugno, con un surplus di 15 milioni rispetto ai 65-75 proposti in base al piazzamento a fine campionato del club Red Bull, che ieri però per bocca del tecnico Hasenhüttl ha seccamente smentito: partita ancora aperta.
CASO PASTORE Il caso Pastore incendia lo spogliatoio del Psg. L’argentino è fuori rosa dopo i quattro giorni di ritardo dalle ferie. Gesto poco apprezzato da colleghi e dal capitano Thiago Silva che mercoledì ha bacchettato pure il ritardo di Cavani: «Prima di fare certe cose bisogna riflettere. Non è un bel gesto, e danneggia il gruppo. Anche se so che Pastore ha chiesto di andar via, ma alla fine non ha trovato un accordo». Commento poco gradito dall’ex Palermo che ieri, via Instagram, ha replicato duramente al capitano: «Mai parlato con Silva né dei miei problemi personali che hanno provocato il ritardo, né del mio futuro». Cavani invece è rimasto in silenzio. Non il fratello agente: «Per ora, ha dichiarato a Napoli-Magazine, «non abbiamo intenzione di lasciare la Francia, ma nel calcio non si sa mai». I 40 milioni chiesti dal Psg per Lucas invece raffreddano la pista United. L’ex Juve Paolo De Ceglie, 31 anni svincolato, ha firmato fino a giugno col Servette (serie B Svizzera).
IN FRANCIA Scoppia un altro caso al Psg, Pastore e Cavani bacchettati da Thiago Silva per il ritardo del rientro dalle vacanze