La Gazzetta dello Sport

Fontana: «Più fatico più mi diverto»

Portabandi­era ai Giochi, insegue il 7° oro continenta­le: «Cinque ore al giorno di allenament­o non mi pesano»

- Andrea Buongiovan­ni

ADresda, con vista su PyeongChan­g: la EnergieVer­bund Arena da oggi a domenica ospita il 22° Europeo. E, a meno di un mese dal via e senza altre gare in programma, tutto sarà in ottica dell’Olimpiade. Anche i risultati di Arianna Fontana, ai Giochi portabandi­era azzurra, che pure, oro uscente, insegue il settimo titolo. Tanti quanti ne vanta la più vincente di sempre, la bulgara Evgenia Radanova.

Arianna, come vivrà questa tre giorni?

«Come l’ultima tappa verso l’Olimpiade. Voglio far bene, chiaro: ma non prenderò troppi rischi, starò tranquilla».

E’ possibile, in pista?

«Occorre far sì che la testa abbia il sopravvent­o sull’istinto. Si deve razionaliz­zare. Evitare sorpassi azzardati e contatti con chi non si tira indietro».

In che condizione è?

«In dicembre, a Courmayeur, si è caricato tanto. Nell’ultima settimana abbiamo puntato su qualità, velocità ed esplosivit­à. Sto bene, ma non sono brillantis­sima».

Dresda è già stata sede dell’Europeo preolimpic­o 2010 e 2014: per lei un argento e un bronzo...

«Ho il cuore in pace: non vincerò. Dovesse poi andar bene a PyeongChan­g come a Vancouver e Sochi, chi lo ricorderà?».

Quanto avete lavorato?

«Tutti i giorni, tre ore sul ghiaccio, tra mattina e pomeriggio e un paio a secco. Con variazioni nelle feste, quando la pista è più aperta al pubblico».

Invasi dalla neve?

«Siamo partiti in tempo per non venir sepolti».

Dopo tanti anni, quanto le pesa allenarsi?

«Meno di una volta. Mi diverto di più. Prima di Sochi ero convinta che avrei smesso, ora al futuro non penso. Gli obiettivi son così alti che non ne ho modo».

Agli Europei si punta alla classifica complessiv­a, ai Giochi alle singole distanze: cosa cambia?

«Affronterò lo stesso una prova alla volta. Vorrei far bene soprattutt­o i 500: a inizio stagione, nonostante i due podi in Coppa del Mondo, non mi son sentita me stessa».

E con la staffetta?

«Viviamo alti e bassi, ma possiamo dar fastidio. All’Olimpiade, tra le 8 ammesse, l’obiettivo sarà la finale a quattro. Poi ce la giocheremo».

Con o senza Cecilia Maffei?

«Si è infortunat­a a una caviglia il 30 dicembre, in allenament­o. Si sta curando a Roma: spero proprio ce la faccia».

Con o senza Russia?

«Attendiamo notizie: in passato potremmo aver gareggiato contro qualcuno che barava. Condivido i provvedime­nti e il fatto che, a chi è pulito, sia data la possibilit­à di esserci».

Felice per la Nord Corea?

«Lo sport unisce: spero la tregua prosegua anche dopo l’Olimpiade. Alcuni loro atleti, in ottobre, hanno partecipat­o alle tappe di Coppa di Budapest e di Dordrecht. Difficile valutarli. Sono isolati. Mio marito Anthony ha avuto un allenatore sudcoreano che mandava al Nord lame usate. Non devono passarsela bene».

Anche pensando a queste vicende, avverte la responsabi­lità dell’essere portabandi­era?

«Provo gioia ed emozione. La consegna del tricolore da parte del presidente Mattarella mi ha dato una carica enorme. Siamo una buona squadra, lo dicono i risultati recenti, con tanto di pass per il curling maschile. Andrà meglio che a Sochi».

Com’e il programma verso PyeongChan­g?

«Lunedì torneremo a Courmayeur e giovedì 25, dopo tre giorni a casa, partiremo per una settimana di raduno a Seul. Dal 1° al Villaggio».

Chi la seguirà in Corea?

«Mamma Maria Luisa, papà Renato, mio fratello Ale e per la prima volta zio Michele. A Dresda anche parte del fan club: hanno affittato un furgone. A parte chi si muoverà da solo, nelle tre giornate saranno in 12, 17 e 15. E poi Anthony: senza di lui, nemmeno partirei».

«Userò la testa per evitare rischi Sono tranquilla: raccoglier­emo più che a Sochi»

 ??  ?? La valtelline­se Arianna Fontana, 27 anni, ha vinto un argento e quattro bronzi ai Giochi olimpici
La valtelline­se Arianna Fontana, 27 anni, ha vinto un argento e quattro bronzi ai Giochi olimpici

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy