La Gazzetta dello Sport

Marrakech è di Rosenqvist E oggi i test con Giovinazzi

●In Marocco lo svedese precede Buemi e Bird. Roma: idea due e-prix

- Mario Salvini INVIATO A MARRAKECH (MAROCCO)

In Formula E qualcosa è cambiato. Dopo un paio di stagioni di duopolio Di Grassi-Buemi, Marrakech ha confermato quella che ad Hong Kong era stata una delle tante idee possibili: il nuovo uomo e la nuova auto da battere sono Felix Rosenqvist e la sua Mahindra. Lo svedese ha vinto ancora, stavolta in pista (in gara-2 a Hong Kong fu incoronato dopo la squalifica di Daniel Abt). E adesso è in testa alla classifica, con 54 punti, 4 in più di Sam Bird. Tutto molto meritato, perché ieri, terzo al via, Felix ha fatto un paio di numeri da far ricredere quelli che di fronte a queste gare sibilanti rimangono scettici. E da esaltare persino Leonardo Di Caprio e Orlando Bloom, tutti e due parecchio divertiti in tribuna. Il primo highlight al giro 16, quando le batterie della sua Mahindra erano al lumicino, un attimo prima del cambio auto, e Rosenqvist ha sfilato la DsVirgin di Bird. Il secondo al 29° e quart’ultimo, il sorpasso simbolo della giornata su Sebastien Buemi, partito in pole e rimasto tranquillo in testa fino ad allora. Il quale tuttavia recrimina, perché in teoria per difendersi avrebbe dovuto avere a disposizio­ne il Fanboost, i 5” di surplus di potenza regalati dal voto dei tifosi (se lo aggiudican­o i 3 piloti più votati). Il problema è che il Fanboost funziona sull’auto n°2, quella utilizzata nella seconda parte di gara, e lui, per via di un problema tecnico, prima del via aveva deciso di invertire le macchine.

DI GRASSI A ZERO Rosenqvist tuttavia è stato bravo ad aspettare e a programmar­e l’assalto. E in precedenza anche ad evitare

un meccanico che aveva avventatam­ente attraversa­to la pitlane al momento del cambio auto. Ora quindi il 26enne già campione dell’Europeo F.3 nel 2015 è il leader. Così come la sua Mahindra lo è tra i costruttor­i. Ma a ben guardare è dalla metà della stagione scorsa che ha cambiato marcia. A Berlino 2017 aveva centrato la prima delle sue attuali tre vittorie, e da allora in poi nessuno ha fatto più punti di lui. Anche perché la F.E sta vivendo la bizzarra situazione di un campione del Mondo, Lucas Di Grassi, che dopo tre gare è ancora a 0.

MARRACRASH Mesti anche i nostri. Edo Mortara in qualifica ha dovuto resettare l’auto, è partito in ritardo, ha fatto un lungo. Così da scattare in penultima fila, per una rimonta furibonda. Al 13° giro ha cozzato proprio contro Luca Filippi, e poi ancora, quando era risalito fino al 7° posto, è finito in un tamponamen­to con Heidfeld e con Maro Engels. Filippi già al via era stato toccato e danneggiat­o da Heidfeld e ha chiuso 16°.

SCENARI Con la doppia gara finale di Montreal che per cambio dell’amministra­zione è saltata, si fa largo un’ipotesi: far terminare la stagione a New York, e per mantenere i 14 eprix raddoppiar­e in un paio di appuntamen­ti. Non ci sono ancora contatti, ma uno degli eprix in più potrebbe toccare a Roma. Oggi i rookie test con in pista la novità del pilota ferrarista Antonio Giovinazzi sulla DS Virgin.

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GETTY Lo svedese Felix Rosenqvist, 26 anni, esulta a Marrakech

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