Casa, marchi e gossip È un cocktail globale shakerato dai social
●Vizi e virtù dell’atleta più pagato al mondo: l’amico kickboxer e le foto metrosexual, ma anche tanta tenerezza verso la famiglia
In principio fu David Beckham, portato al Bernabeu da Florentino Perez anche perché pensava che «questo farebbe vendere anche manici di scopa». Era l’inizio del millennio, i social network erano agli albori, i calciatori non costavano dai 100 milioni in su e non c’erano clausole da un miliardo. Cristiano Ronaldo ha proiettato verso l’infinito la figura del calciatore-business creando un mix irresistibile di famiglia, gossip, calcio e pubblicità e shakerando tutto con i social network.
FAMIGLIA, AMORI, SPONSOR Pensare a Cristiano vuol dire associarlo a sua madre, inseparabile; a Cristianinho, il figlio avuto da un utero in affitto quando il nostro stava con Irina Shayk; alle sorelle e al fratello problematico; al lottatore marocchino che andava a trovare tanto spesso da decidere di comprarsi un aereo privato per risparmiare tempo generando ogni tipo di pettegolezzo e l’inquietudine di Florentino Perez, cessata con l’arresto per violenza provata del kickboxer di Casablanca. E poi a marchi pubblicitari di varia natura. E ora a Georgina, la ragazza spagnola ex commessa di Prada che ha dato a Ronaldo il suo primo figlio naturale, terzo pargolo arrivato da CR7 nel solo 2017, anno nel quale sono stati consegnati anche due gemelli, sempre generati da un utero in prestito negli Usa. «Voglio 7 figli e 7 Palloni d’oro» ha detto CR7 a France Fo- otball. Per ora siamo a 4 e 5.
A TUTTO CAMPO Ronaldo aiuta la sorella a cantare e fa il raccattapalle per la squadretta del figlio. Si associa con la principale catena alberghiera portoghese e crea hotel a suo nome e immagine. Posta ai suoi 119 milioni di follower su Instagram tanto le proprie foto da metrosexual, sdraiato a petto nudo in un prato pieno di fiori, così come i video giocando a calcio in giardino con suo figlio o in sala parto con Georgina. Le scarpe dello sponsor e gli auguri alla mamma. Le foto del Real Madrid e quelle del figlio giocando con il Pozuelo.
NUMERO UNO Cristiano parla poco, però quando lo fa lascia sempre il segno e rifugge dalle banalità. Si allena tanto, più di tutti: non ci sono sponsor, famigliari, sentimenti vari che possano distrarlo dal suo ambizioso cammino. Per tutto quanto abbiamo scritto finora Ronaldo guida da due anni la classifica degli atleti più pagati stilata da Forbes tenendo in contro salario e sponsorizzazioni: 93 milioni di dollari nel 2017 (73,7 milioni di euro), 5 in più rispetto all’anno prima. La Nike gli ha fatto firmare un vitalizio, lo vede come il Micheal Jordan del calcio. Non ci sentiamo di prevedere un tramonto sullo sconfinato impero familiare, mediatico, social e pubblicitario costruito da CR7. Sigla di un ragazzo di Madeira presto orfano di padre, giovane emigrante che veniva preso in giro per il suo accento, professionista esemplare e marchio globale.