Ramires è più lontano Ma Sabatini non molla
●Problema «politico» col Jiangsu Gabigol va al Santos se l’ingaggio cala
Preso Lisandro Lopez e ad un passo da Rafinha, l’Inter deve ora si concentra sul centrocampista che veda la porta. Arrivare a Ramires però si sta rivelando sempre più complicato malgrado il brasiliano giochi nel Jiangsu, l’altra squadra in mano alla famiglia Zhang. Come anticipato da PPTV, la tv dell’impero di Suning, da Nanchino assicurano che l’ex Chelsea non lascerà la Cina. Tanto che si trova nel ritiro del Jiangsu, a Marbella. La speranza di Ausilio e Sabatini è che si tratti di una mossa per tenere buona la piazza cinese in attesa che lo stesso Sabatini trovi il sostituto di Ramires. L’ultimo nome circolato è quello di Stephane Mbia, che gioca già in Cina, nell’Hebei Fortune. Ma è solo uno dei diversi profili proposti a Capello. Anche se il problema non è solo tecnico ma anche «politico».
ALTERNATIVE Gli uomini mercato interisti restano vigili, ma lavorano pure a piste alternative. Quasi impossibile arrivare a profili come quelli di Jankto, Cristante e Baselli perché con la formula del prestito oneroso ed obbligo di riscatto (per capirci, quella utilizzata con l’Atalanta per Gagliardini) la Uefa comunque ai fini del fairplay considera l’intero costo dell’operazione nel calcolo degli ammortamenti. Ecco perché la soluzione ideale resta quella dello scambio di prestiti che coinvolga Joao Mario, la cui cessione al momento porterebbe a sicura minusvalenza, visti i 40 milioni più 5 di bonus pagati nel 2016 allo Sporting. Non facili le piste che portano a Correa (Siviglia) e Carrasco o Gaitan (Atletico Madrid), che pure stanno trovando poco spazio nei rispettivi club. Dura anche trovare acquirenti per Brozovic, che pure garantirebbe una plusvalenza. CANCELO E GABIGOL Continua intanto il pressing del Valencia per riprendersi subito Cancelo. Da Milano è arrivato un altro no. E nel caso servirebbe un corposo indennizzo. Novità infine sul fronte Gabigol. Nerazzurri e Santos sarebbero vicini ad un accordo per un prestito oneroso fino al giugno 2019, ma rimane il nodo dell’ingaggio. Il club brasiliano avrebbe accettato di pagare il 40-50% dello stipendio - 3 milioni l’anno -, ma i nerazzurri non intendono corrispondere l’altra metà. Tutto passa dunque dal fatto che Gabigol si riduca l’ingaggio. Ipotesi che sta prendendo corpo nelle ultime ore, col 21enne di San Paolo che si sta già allenando nel centro sportivo del club di Vila Belmiro. Anche perché se non arrivasse la fumata bianca per Gabigol si spalancherebbero le porte del Benfica B. Infatti l’Inter, che ad agosto lo aveva prestato per una stagione, potrebbe forzare i lusitani a tenersi il giocatore.