La Gazzetta dello Sport

Marchisio, il futuro è tutto da scrivere

●I tifosi lo «bloccano» con uno striscione, lui vorrebbe più spazio: il campionato Usa lo tenta, ma non si vede lontano da Torino

- Fabiana Della Valle

Itifosi hanno già deciso: «Claudio Marchisio non si tocca, resta con noi», dice lo striscione esposto ieri, in occasione della ripresa degli allenament­i, a Vinovo. Al Principino, appena rientrato da una vacanza alle Maldive con moglie, figli e alcuni compagni di squadra (Barzagli e Sturaro), di sicuro avrà fatto parecchio piacere, visto che non sta attraversa­ndo un bel momento. Un po’ per l’infortunio pre sosta che l’ha costretto a un nuovo stop, molto per una stagione che non l’ha mai visto tra i protagonis­ti. Marchisio è molto amato dal popolo bianconero, è cresciuto con la maglia della Juventus cucita addosso, come ricorda spesso. Lo striscione è la risposta alle voci di mercato secondo cui a fine stagione il Principino, visto lo scarso utilizzo, potrebbe prendere la drastica decisione di separarsi dalla Signora. Voci che erano già circolate la scorsa estate, dopo l’aumento della concorrenz­a (gli acquisti di Matuidi e Bentancur), ma subito smentite dalla Juventus e dal giocatore. Voci che non trovano conferma neanche adesso, anche se un accenno di mal di pancia non può non esserci, visto lo scarsissim­o utilizzo nei primi 5 mesi della stagione.

SOTTO UTILIZZATO Marchisio è passato dalle 52 presenze (e 3 gol) nel 2014-15, primo anno con Massimilia­no Allegri al timone (record del centrocamp­ista in bianconero), alle 11 attuali, di cui 5 da titolare (quante Bernardesc­hi: solo Howedes ne ha fatte meno: 1). È vero che è stato fermo due mesi a inizio stagione per un problema al ginocchio sinistro, quello operato ad aprile 2016 (saltando 10 partite tra campionato e Champions League), ma dalla data del rientro (22 ottobre) al derby di Coppa Italia (3 gennaio) è sempre stato a disposizio­ne. Sicurament­e si aspettava di giocare di più, ma Allegri, che già difficilme­nte rinuncia a Pjanic e Khedira, ha trovato un altro punto fermo in Matuidi. Così anche con il ritorno al centrocamp­o a tre Marchisio ha faticato a trovare spazio (titolare solo in Coppa Italia con Genoa e Torino). Da inamovibil­e e pupillo del tecnico (che lo avrebbe voluto già ai tempi del Milan) è diventato un ripiego, buono per le partite di basso calibro (titolare con Cagliari, Benevento e Crotone oltre che nelle due di Coppa Italia). Anche i rapporti con Allegri sono meno idilliaci del passato: Marchisio è stato spesso provato in settimana tra i titolari ma poi è finito in panchina il giorno della partita e la cosa non lo ha reso felice.

SIRENE USA Ieri il centrocamp­ista ha fatto un controllo insieme agli altri infortunat­i: confermati i 30-40 giorni di stop per trauma distrattiv­o agli adduttori della coscia, anche se l’evoluzione della lesione (che è lieve) è positiva e c’è ottimismo: Claudio spera di riuscire ad accorciare i tempi. Non vorrebbe, invece, essere costretto a lasciare la Juventus, casa sua, perché non c’è più spazio per lui. La Mls, dove ha chiuso la carriera Pirlo, lo tenta, ma ancora non riesce a vedersi lontano da Torino. Valuterà a fine stagione, anche in base alle scelte di mercato della società (per cui il giocatore ora non è sul mercato). Sapendo bene che, se alla fine dovesse decidere di andare via, per i tifosi sarebbe un colpo dritto al cuore.

 ??  ?? Lo striscione esposto ieri dai tifosi a Vinovo per Claudio Marchisio, 31 anni, centrocamp­ista bianconero
Lo striscione esposto ieri dai tifosi a Vinovo per Claudio Marchisio, 31 anni, centrocamp­ista bianconero
 ??  ?? La figurina Panini di Marchisio
La figurina Panini di Marchisio

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