Sanchez verso lo United Con l’effetto Raiola
●L’agente di Mkhitaryan: «Se lui non va all’Arsenal, Mourinho non avrà Alexis»
La sensazione è che la partita a scacchi, di questo passo, possa rischiare di trasformarsi in un incontro di lotta libera in qualsiasi momento. Il viaggio di Alexis Sanchez in direzione Manchester (United) è sempre più probabile, ma ora che è entrato in gioco anche Mino Raiola nulla è da escludere. Ieri l’agente è intervenuto a gamba tesa in quella che è la trattativa calda di questi giorni, ovvero il passaggio dell’attaccante cileno alla corte di José Mourinho. «Il Manchester United non prenderà Sanchez a meno che Mkhitaryan non decida di andare all’Arsenal. Henrikh ha ancora due anni e mezzo di contratto, quindi vedrà lui cosa fare. È una scelta personale. Ma ribadisco che Sanchez è parte dell’operazione che coinvolge Mkhitaryan, non il contrario» ha detto Raiola al Times.
AI MARGINI L’agente del fantasista armeno, che sta uscendo dai piani di Mourinho e che tra l’altro lunedì sera non è stato convocato nella partita vinta dai Red Devils contro lo Stoke, rivela dunque le condizioni imposte dallo United per l’ingaggio di Sanchez. I Gunners hanno chiesto su per giù 40 milioni di euro, cifra ritenuta eccessiva da parte della squadra di Mourinho per un giocatore con il contratto in scadenza il 30 giugno. E così Mkhitaryan è stato messo sul piatto della trattativa. Ora tocca a lui accettare o meno il trasferimento a Londra: se dirà si, Sanchez sbarcherà allo United, anche perché il City sembra aver mollato la presa. Guardiola una settimana fa era in pole, ma a far cambiare le carte in tavola sono state le richieste eccessive del cileno sull’ingaggio. Sembra fuori dai giochi anche il Chelsea che resta comunque il terzo incomodo. Così Antonio Conte: «Sanchez? Non lo so, non credo venga da noi. Ma tocca al club parlare dei trasferimenti» ha detto il tecnico leccese che sta per prendere Andy Carroll dal West Ham. AUBA VERSO L’ARSENAL Mourinho naturalmente stima molto Sanchez e in queste ore non sta facendo nulla per nasconderlo. «Se resta all’Arsenal – ha detto l’allenatore portoghese – sarà una notizia super per i Gunners, se verrà a Manchester sarà una notizia super per noi, se andrà in un altro club sarà un bene per loro. Probabilmente ci sono tante altre società interessate e non dovrei parlare di un giocatore dell’Arsenal. Ma al tempo stesso sono fiducioso e sereno: se si muove penso che abbiamo una possibilità». Se tutto andasse in porto, l’Arsenal si butterebbe a capofitto su Pierre-Emerick Aubameyang, giocatore che a ogni sessione di mercato sembra sul punto di lasciare il Borussia Dortmund, dove gioca ormai da cinque stagioni. Auba ha un contratto fino al 2021 con i gialloneri, ma dopo l’esclusione per motivi disciplinari di domenica scorsa il suo addio sembra scontato, anche perché lui ha chiesto al club di lasciarlo partire. I tedeschi vogliono 70 milioni, l’Arsenal per ora ne offre 60: nel caso una soluzione si troverà. I Gunners non sono per nulla impressionati dall’indisciplina di Aubameyang (tre volte fuori rosa in 14 mesi), i suoi numeri da bomber (13 gol in 15 uscite in questa stagione in Bundesliga) prevalgono su tutto e così faranno qualsiasi cosa per prenderlo. MAHREZ 100 Anche perché l’Arsenal — a cui piace Mahrez, valutato però dal Leicester 100 milioni di euro — potrebbe inserire nella trattativa pure Olivier Giroud e a quel punto la penuria di attaccanti per Wenger sarebbe sotto gli occhi di tutti visto che Walcott è ormai da dell’Everton. Per Aubameyang, sullo sfondo, c’è anche in lontananza il Liverpool di Klopp, tecnico che lo conosce molto bene per averlo allenato a Dortmund. Ma il futuro del gabonese, transitato anche dal Milan in gioventù, dovrebbe essere a Londra.