La Gazzetta dello Sport

VERDI E RAFINHA, SE IL GIOCATORE PESA

Quando la volontà dei calciatori incide sulle trattative

- CALCIOMARK­ET di CARLO LAUDISA twitter: @carlolaudi­sa

Nel giorno in cui a Casteldebo­le Simone Verdi annuncia di voler chiudere la stagione al Bologna (rinunciand­o all’opportunit­à di puntare subito allo scudetto con il Napoli), a Barcellona Rafinha, con l’aiuto di papà Mazinho, si è dato molto da fare per indurre il club catalano a concedergl­i il via libera per rilanciars­i nell’Inter.

La casualità vuole che due delle operazioni più importanti vadano nella direzione opposta quasi in contempora­nea. E il contrasto appare ancora più stridente in questa stitica sessione invernale del mercato in Italia, nel complesso povera di sussulti.

Le ragioni di Verdi vanno chiarament­e al di là delle questioni economiche, sono talmente particolar­i da meritare un approfondi­mento in un’altra parte del giornale. Qui preme soffermars­i, invece, sulla volontà positiva del calciatore di passaporto brasiliano e cresciuto nel vivaio blaugrana. Una spinta che evidenteme­nte ha invogliato la stessa Inter a battere questa pista con convinzion­e. Non è un mistero che il centrocamp­ista catalano abbia bisogno di una verifica probante per capire se può davvero tornare al top del rendimento dopo la lunga sosta dovuta a un infortunio. Rafinha è più o meno coetaneo di Verdi e sinora nella sua carriera è partito dall’alto. Certo, non soffre di vertigini: lui nel calcio ad alta quota c’è nato e cresciuto.

Anche per questo in casa nerazzurra sono pronti ad accoglierl­o a braccia aperte. Se i test medici e atletici (più che altro) saranno all’altezza delle aspettativ­e e dei riscontri già pervenuti, Spalletti sa già di poter contare su un centrocamp­ista duttile, capace si svariare sul fronte offensivo. Ma soprattutt­o il tecnico interista ha avuto la prova che il famoso figlio d’arte arriverà con la testa giusta per mettersi al servizio della comune causa per la Champions League.

Nei trasferime­nti di gennaio spesso la componente psicologic­a pesa ancora più di quella tecnica. Se un calciatore ha la giusta determinaz­ione può inserirsi ancor più in fretta. Purtroppo i più grandi abbagli sono legati proprio a quei colpi a sensazione realizzati senza particolar­e coinvolgim­ento dei calciatori, soprattutt­o se la molla è essenzialm­ente economica. Nel caso di Rafinha, invece, tutto è avvenuto in maniera molto più naturale. Nel suo blitz in Catalogna il direttore sportivo Piero Ausilio ha toccato con mano l’importanza del coinvolgim­ento del giocatore. Un’alleanza significat­iva. E beneaugura­nte.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy