La Gazzetta dello Sport

Milano riceve Malaga e aspetta il vero «Kuz»

●Il lituano è il grande ex. Contro gli spagnoli (20.45, Eurosport Player) per lasciare il fondo. Pianigiani: «Scaleremo posizioni»

- Vincenzo Di Schiavi

Rieccola l’Eurolega «che trita tutto» per usare le parole di Simone Pianigiani. Milano, stasera alle 20.45 (diretta Eurosport Player), riceve Malaga, incipit di un doppio turno che venerdì la porterà a Vitoria nei Paesi Baschi, senza aver più nulla da chiedere all’Europa se non la sommessa preghiera che non diventi una via crucis. Le prime due sfide del girone di ritorno con Olympiacos e Cska, seppur prime della classe, hanno lasciato un senso d’impotenza che l’Emporio deve sbriciolar­e quanto meno con le teoriche pari grado lasciando, se possibile, la triste consuetudi­ne dell’ultimo posto. Diventa così, l’Europa di Bertomeu, una questione mentale e di autostima che non può non rifletters­i anche dentro ai confini (è già successo in passato) se tutto dovesse andare a ramengo.

BILANCI Nel complesso, con la Supercoppa italiana in bacheca e un terzo posto in campionato, il coach milanese assegna un 6 pieno alla sua squadra dopo cinque mesi di lavoro, definendo lo scudetto «il traguardo prioritari­o» e la coppa Italia «un obiettivo importante, ma non un’ossessione». Certo, la mera la sufficienz­a non può essere soddisface­nte per Pianigiani che invita i suoi «ad osare di più», spacchetta­ndo il discorso relativo all’Eurolega dove «il bicchiere è mezzo e mezzo: è pieno perché ci siamo come identità di lavoro e non siamo mai stati superficia­li; è vuoto perché ci mancano alcune vittorie di grido per aumentare la nostra autostima. In Europa scaleremo posizioni già questa stagione, ne sono convinto. L’Olimpia è il posto migliore per fare basket, è un club proiettato nel futuro che non si deprime, ma cerca soluzioni con entusiasmo. Kuzminskas, per esempio, ha scelto noi per la solidità del progetto».

EX E per il biondo lituano, ancora parecchio ingolfato dopo il lungo stop invernale, la sfida agli andalusi è un tuffo nel passato. Un triennio di crescita costante con la maglia degli spagnoli, proprio sotto la guida di Joan Plaza, gli ha spalancato le porte della fugace avventura in Nba, prima dell’improvviso matrimonio con l’Olimpia che dall’ala si aspetta un salto qualitativ­o. Tranne Jefferson e Young, sono tutti a disposizio­ne per tentare di vendicare il k.o. in volata dell’andata che, ammette Pianigiani: «Ce lo sentiamo ancora sulla pelle».

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CIAMILLO Mindaugas Kuzminskas, 28 anni, contro la difesa del Cska

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