Cool runnings 2018: Giamaica e Nigeria ai Giochi
●A PyeongChang il primo equipaggio africano e le donne del paese caraibico, 30 anni dopo la storia che divenne un film
Mayflower. Come il galeone che navigò da Plymouth a Cape Cod nel 1620, primo atto della colonizzazione anglosassone in America. Seun Adigun, 31enne statunitense nata da genitori nigeriani, aveva chiamato così quella specie di bob artigianale — più che altro un collage di rottami — che costruì quattro anni fa in un garage del Texas. Da quell’idea nacque un sogno, magari non grande come quello dei Padri Pellegrini, ma altrettanto rivoluzionario: far esordire la Nigeria ai Giochi invernali, far scendere il primo equipaggio africano dentro un bolide che scende a 100 all’ora dentro un budello ghiacciato. DALL’ATLETICA Il sogno di Seun Adigun è diventato realtà domenica, quando le nigeriane hanno confermato i punti necessari per la qualificazione in Sud Corea. L’ex sprinter, che ha già partecipato ai Giochi estivi di Londra 2012 uscendo in batteria sui 100 hs, sarà quindi la pilota di un equipaggio completato da una tra Ngozi Onwumere e Akuoma Omeoga, frenatrici, anche loro con un passato sulle piste di atletica. La Adigun si era appassionata al bob avvicinandosi al programma olimpico statunitense come frenatrice. Poi le è venuta l’idea di costruire un proprio equipaggio e di rappresentare la Nigeria. «Siamo andate in Africa ad aprile — ha raccontato la pilota —, per presentarci e per fare capire alla gente di lì che eravamo persone serie. Era qualcosa che volevamo fare per il continente e per il Paese». Il progetto è stato portato avanti anche grazie a un’attività di fund-raising, per coprire una spesa di circa 150.000 dollari. Le nigeriane sono ambiziose. «È un po’ come scendere giù da una collina dentro a una lattina ammaccata — aveva riassunto Adigun a novembre —. Sembra surreale, ma abbiamo degli obiettivi. Il mio come pilota è di arrivare al podio».
GIAMAICANE Se quella della Nigeria è una storia nuova, la partecipazione della Giamaica alle gare olimpiche di bob vivrà in Sud Corea un nuovo capitolo. Trent’anni dopo Calgary 1988, stavolta a qualificarsi sono le donne: Jazmine Fenlator, già pilota (di Lolo Jones...) per gli Stati Uniti a Sochi 2014, scenderà con una frenatrice tra Carrie Russell (oro con la 4x100 a Mosca 2013) e Audra Segree. «Forse hanno poca esperienza nel bob, ma per allenamento, abilità e forza mentale sono nell’elite» ha dichiarato la Fenlator.
SKELETON A PyeongChang 2018 la Nigeria sarà rappresentata nello skeleton dalla 36enne Simidele Adeagbo: nata in Canada, ex triplista e lunghista, si allena sulla slitta solo da quattro mesi. Nella stessa disciplina il Ghana schiererà Akwasi Frimpong, 31 anni, nata in Ghana e cresciuta in Olanda, ex duecentista ritiratasi dall’atletica dopo aver dato forfeit a Londra 2012 per infortunio. Il primo africano ai Giochi invernali fu lo sciatore senegalese Lamine Gueye a Sarajevo 1984.