La Ue si sveglia: stop alla plastica Entro il 2030 sarà solo riciclata
●L’obiettivo è ridurre del 50% i rifiuti. No alla tassa europea. Gli ambientalisti: «Adesso i fatti»
Basta plastica, diventata una dei grandi nemici dell’umanità. Lo dice la Commissione europea che fa molto di più di quanto annunciato giorni fa dalla premier britannica May (al bando entro 25 anni) e pianifica il riciclo totale degli imballaggi entro il 2030, il bando delle microplastiche nei cosmetici e misure per ridurre gli oggetti in plastica mono-uso come bicchieri e stoviglie. Modifiche anche alle etichettature e regole nuove per la raccolta differenziata su barche e navi. Insomma, una rivoluzione verde annunciata che fa gioire le associazioni ambientaliste, seppure con prudenza: «È una buona notizia. Ora si passi ad azioni concrete» commenta Legambiente. Obiettivo: ridurre i 25 milioni di tonnellate l’anno di rifiuti da plastica prodotti in Europa e aumentare il ricorso al riciclo e al riuso (oggi solo al 30%), puntando al 50% di quelli dei rifiuti di plastica e al 70% degli imballaggi entro il 2040. Non va avanti, invece, la tassa europea sulla plastica prospettata dal commissario Ue al budget Gunther Oettinger, oggetto di riflessione - secondo fonti Ue - e poco gradita all’influente vicepresidente della Commissione Jirky Katainen. «Dubito che troveremo un meccanismo che possa funzionare a livello europeo. Alcuni paesi membri hanno mostrato che misure fiscali a livello nazionale sui sacchetti di plastica possono funzionare», ha detto ieri il finlandese promuovendo indirettamente la scelta italiana.
INVASIONE Sono i numeri, d’altronde, a rendere necessario l’intervento. Sono 150 i milioni di tonnellate di plastica presenti negli oceani, secondo le stime formulate dall’Onu, a cui ogni anno si aggiungono altri 8 milioni di tonnellate. Di questo passo nel 2050 la plastica in mare peserebbe più di tutti gli animali marini messi insieme. Ma non sarà l’Europa da sola a porre fine all’escalation, i maggiori inquinatori sono i paesi emergenti di Asia, Africa e America Latina. Dieci fiumi sono da soli responsabili di una percentuale tra l’88% e il 95% di tutta la plastica trasportata in mare. E di essi ben otto sono in Asia, uno in Africa e il Rio delle Amazzoni in America.