La Gazzetta dello Sport

E il Milan cerca gloria a Cagliari Cragno-Gigio: mani sul futuro

Gattuso insegue la prima vittoria in trasferta e rilancia Kalinic titolare Che duello tra portieri

- Marco Pasotto Francesco Velluzzi INVIATI A CAGLIARI

Lui che da Benevento ci è passato, chissà cosa avrebbe dato per essere al posto di Brignoli un mese e mezzo fa contro il Milan. Diciamo che segnare un gol da collega a Donnarumma gli avrebbe permesso di prendersi una saporita rivincita dopo un Europeo Under 21 accarezzat­o, sudato e passato proprio sul più bello fra i guanti di Gigio. Alessio Cragno ovviamente è poi andato oltre. Ci mancherebb­e altro, a 23 anni. Dopo la promozione dalla B con i campani, da protagonis­ta assoluto, in A c’è rimasto col Cagliari, il club che l’aveva fatto esordire nella massima serie nel 2014. E oggi si ritrova davanti colui che entrò da predestina­to nel gruppo degli azzurrini, togliendog­li l’ultimo l’Europeo. «Che dolore lasciarlo in panchina», disse il c.t. Di Biagio a proposito di Alessio.

FISCHI Cose che nel pallone possono succedere, e d’altra parte quello è stato un Europeo maledetto anche per Donnarumma. I dollari piovuti in campo dagli spalti, la brutta eliminazio­ne, i tifosi milanisti a riempirlo di insulti. Gigio in realtà non ha ancora trovato pace assoluta nemmeno adesso, perché fra le pieghe del suo rapporto col club sono spuntate fuori situazioni poco piacevoli che hanno visto la discesa in campo degli avvocati e rimesso in discussion­e lui – e il fratello – agli occhi della gente rossonera. Sono tornati i fischi, mentre lui è tornato sui social per dire le sue verità. Se è davvero pace, è comunque una pace fragile, che però non gli ha impedito di fare il suo lavoro, magari senza i miracoli degli anni scorsi, ma comunque con diverse partite da cui il Milan è uscito indenne grazie a lui.

RIPRESA Intanto il mese di gennaio – che per come si erano messe le cose a un certo punto, pareva potesse diventare una sgradevole appendice del tormentone estivo – scorrerà via senza curarsi del suo futuro. Di quello, semmai, ci si occuperà da giugno in poi, mentre il Milan spiega che Gigio per il momento non ha mai nemmeno accennato al club l’idea di poter cambiare aria. E poi per i rossoneri è già una stagione abbastanza complicata sul campo. C’è un’Europa da riconquist­are e lo stesso vale per la credibilit­à di un gruppo che ha smarrito l’entusiasmo iniziale. Qualche segnale di ripre-

GIGIO STUPISCE PER MATURITÀ, STO MALE PER ALESSIO IN PANCHINA LUIGI DI BIAGIO C.T. UNDER 21 SULLE GERARCHIE ALL’EUROPEO

sa però c’è, e passa anche da Gigio. Basta prendere in consideraz­ione le ultime tre partite: fra Inter in Coppa Italia, Fiorentina e Crotone, il Milan ha incassato soltanto un gol. In campionato Donnarumma, come al solito, è lo stakanovis­ta del gruppo. Venti partite su venti.

CALVARIO Alessio invece si riprende la porta un mese dopo. L’ultima partita l’uomo Cragno di Fiesole l’aveva giocata proprio contro la squadra di cui era tifoso da bambino: la Fiorentina il 22 dicembre. L’undicesima della sua stagione, definita quella della consacrazi­one e, per ora, un po’ tormentata. Alessio è partito bene, tenendo a galla il Cagliari proprio nelle partite che hanno deciso la condanna di Massimo Rastelli. Ha parato un rigore a Matri nella sfida persa col Sassuolo, ha salvato il salvabile col Genoa (esonero del tecnico) fin quando non è stato tradito da un guaio muscolare dopo 64 minuti. Poi il calvario che ora sembra finito. Cragno è tornato in campo con la Samp e lì, come con Sassuolo e Fiorentina, è stato votato dalla Gazzetta come il migliore. I numeri dicono che ha preso 17 gol, in due sole occasioni non ne ha subiti e ha fatto 46 parate. Il pari imposto alla squadra di Giampaolo il 9 dicembre ha la sua firma. Un

LA CONCORRENZ­A STIMOLA. NON MI SENTO NÉ TITOLARE NÉ SUA RISERVA

ALESSIO CRAGNO SU GIGIO E L’EURO U21 2017

voto in più perché ha giocato soffrendo dal momento che Rafael, l’ottimo altro portiere rossoblù che Lopez stima tantissimo, non era in condizioni di scendere in campo. Cragno ha stretto i denti con la Roma e ha parato il suo secondo rigore all’infallibil­e Perotti che solo una volta aveva calciato sul palo (Udinese) e si è immolato con la Fiorentina dando il meglio. Poi il nuovo stop che gli ha impedito di calciare (i rinvii dal fondo con la Viola li effettuava un centrale). A Bergamo Lopez, assolutame­nte consapevol­e di questa difficoltà, ha rimandato in porta Rafael che si è confermato nella sfortunata partita con la Juve.

FUTURO Ora stanno bene tutti e due ma Lopez, ieri, tra i tre titolari che ha ufficializ­zato non ha dato il nome del portiere, bensì quelli di Ceppitelli, Ionita e Sau. Cragno, però, si è allenato al top per tutta la settimana e siccome il titolare per il tecnico uruguaiano è lui la porta dovrebbe essere nuovamente tra le sue mani. Alessio guarda anche al futuro: da tempo aspetta un segnale dal club per l’adeguament­o di un contratto che non è alto. Gli estimatori li ha: Napoli, Siviglia, Sassuolo e proprio il Milan. Ma il suo cuore batte a Cagliari. Anche per Silvia Spano, la ragazza sarda a cui è legato. Da febbraio si parlerà. Oggi Alessio ritrova Gigio. Rabbia smaltita dopo la Polonia, c’è solo la voglia di dimostrare che è forte quanto lui.

IL PASSATO Cragno è stato il n. 1 titolare del biennio 2015-17 dell’Under21 Gigio arrivò in corsa ma giocò titolare all’Euro in Polonia

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