La Gazzetta dello Sport

Freuler: «Passioni Federer-Dortmund Ma solo l’Atalanta mi fa così felice» Martello o fioretto: chi ha ragione?

●Lo svizzero tifa per il connaziona­le e il Borussia. «Qui è una vita da sogno. Il Napoli è il top, ma ci soffre»

- GETTY Marco Calabresi INVIATO A ZINGONIA (BERGAMO)

Due anni fa, di questi tempi, Remo Freuler entrava nello spogliatoi­o dell’Atalanta e non parlava con nessuno. «Non capivo una parola. Ridevano, e mi chiedevo il motivo. È stato difficilis­simo: se solo ci ripenso…».

In due anni, è cambiata la vita.

«Adesso va tutto alla grande: mi piace girare per la città, i tifosi mi riconoscon­o, alcuni sono timidi, ma sappiano che i selfie me li faccio volentieri».

Si aspettava potesse andare così?

«No. Né per me, né per l’Atalanta. Con Reja ho trovato poco spazio, con Gasperini è cambiato tutto. Non ho mai giocato così bene».

Tanti momenti indimentic­abili. Ne scelga uno.

«Il gol al 90’ contro la Juventus, l’anno scorso. Ma il più bello, l’ho segnato alla Fiorentina».

I tifosi a Orio dopo le vostre vittorie in trasferta. In Svizzera capitano cose del genere?

«Mai, qui l’entusiasmo è diverso. Forse solo a Basilea. E la prima volta successe proprio al rientro da Napoli».

Ha visto partire Gagliardin­i, Conti, Kessie, partiranno Caldara e Spinazzola. Cristante è il prossimo?

ALLENATORE ATALANTA

«In questi sei mesi ha fatto grandi cose. Sono contento per lui, se arriverà un grande club sarà un traguardo meritato».

E Freuler?

«Freuler sta qua. Mi trovo molto bene a Bergamo, ho un contratto fino al 2022 e non voglio pensare a quello che potrebbe succedere in estate».

Ma se dovesse scegliere? Germania, Spagna, Inghilterr­a o ancora Serie A?

«Ho sempre visto la Bundesliga, e poi sono tifoso del Borussia Dortmund. Prima la sognavo, ma ora ho conosciuto la Serie A: non devo andare per forza a giocare in Germania».

Gasperini ha fatto diversi capolavori. Ma cos’ha di speciale?

«Ci alleniamo al 99%? Non basta. Vuole sempre il 100% in ogni momento, altrimenti diventa difficile stargli dietro. Poi è un grande conoscitor­e di calcio: nel corso di una partita possiamo cambiare anche due o tre moduli».

Al Napoli ha già segnato. Il primo gol in Serie A, il gol numero 2000 dell’Atalanta in Serie A. Perché fa così fatica contro di voi?

«Magari rispondo domani…».

Chi gioca il calcio migliore della Serie A?

«Il Napoli. La Juventus non gioca così bene, ma ha testa e fisicità. Quest’anno sarà un testa a testa».

In Europa, invece, giocherà proprio contro la squadra del suo cuore.

«Al Westfalens­tadion non ci sono mai stato neanche da tifoso. Sarà bellissimo, ma se segno esulto».

Idoli di infanzia?

«Iniesta e Lars Ricken. Smise presto, così fui costretto a trovarne un altro».

In Coppa Italia vi giocate un posto in finale con la Juve. Ci pensate a vincere un trofeo?

«Certo, altrimenti è meglio starsene a casa. Abbiamo battuto il Napoli, su una partita secca o su andata e ritorno può succedere anche contro la Juventus».

È dura giocare ogni tre giorni?

«In tre giorni le energie si recuperano, se non si fanno cavolate».

Si dice che nell’anno del Mondiale, i giocatori si risparmino.

«Non è il mio caso. Ho dato sempre tutto me stesso e continuerò a farlo, spero fino a metà luglio».

In Svizzera come hanno preso l’eliminazio­ne dell’Italia?

«Tutti un po’ tristi, compresa la mia fidanzata, nel vedere le lacrime di Buffon. E a tutti gli italiani che conosco, è crollato il mondo addosso».

E la Svizzera a cosa punta?

«Non conosco la Costa Rica, ma Brasile e Serbia sì. Hanno grandi giocatori, ma li abbiamo anche noi. Intanto pensiamo a passare il turno».

Il sogno di una vita?

ENCICLOPED­ICO: CAMBIA 3 MODULI A GARA E VUOLE SEMPRE IL 100%

SU GIAN PIERO GASPERINI

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IL NUMERO

I gol in Serie A di Freuler, cinque lo scorso anno e due in questo campionato

«Giocare e vincere la Champions League».

Se non avesse fatto il calciatore, cosa sarebbe voluto diventare?

«Sono cresciuto con il pallone tra i piedi. Ho lavorato in un’agenzia di marketing per tre anni, ma non era cosa per me».

RF. Le sue iniziali come quelle di Roger Federer...

«Il Dio dello sport. Spero di vederlo giocare prima di smettere: un giorno avevo i biglietti per Basilea, ma mi spostarono la partita al mercoledì. Ho ancora un paio di anni di tempo».

Lei invece ha sei mesi per essere felice. Cosa sceglie?

«Arrivo in fondo in Europa, batto la Juve, vado in finale di Coppa Italia, conquisto di nuovo l’Europa con l’Atalanta e vado al Mondiale. Troppo?».

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Remo Freuler, 25 anni, centrocamp­ista svizzero
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