La Gazzetta dello Sport

Frosinone in vetta Dionisi la sblocca e arriva il poker

●Travolta la Pro Vercelli, agganciato il Palermo A segno anche Ariaudo, M. Ciofani e Terranova

- Nicola Berardino INVIATO A FROSINONE

Voglia di Serie A. Il Frosinone si porta avanti col suo progetto tornando in vetta alla classifica. Rifila un poker secco alla Pro Vercelli e riagguanta lo scettro della B. Ma per tre ore resta in attesa: il posticipo della gara di La Spezia non alimenta ansie, ma solo orgoglio per un primato che guarda lontano. «Era fondamenta­le ricomincia­re con una vittoria», osserva al termine della gara il tecnico Moreno Longo, ex di turno. Terzo successo di fila in una serie utile che si allunga a 14 giornate. Una striscia che esalta forza e personalit­à. Così come nella gara del Benito Stirpe. Eemerge la continuità in negativo della Pro Vercelli: la conferma dell’ultimo posto arriva dalla quarta sconfitta di fila (terza nella gestione Atzori).

DIFFERENZE Subito spazio ai rinforzi. Longo rimedia alla squalifica di Gori col ritorno di Chibsah, che va a blindare i varchi in mediana, mentre Kone entra nel finale. Due arrivi di valore che sbandieran­o ulteriorme­nte il piano del presidente Stirpe per la promozione diretta dopo la delusione ai playoff nel passato campionato. Atzori, che è ciociaro di Collepardo, vara il 4-3-1-2 passato dal rodaggio durante la sosta del campionato. «Sarà ancora quello il nostro modulo», ribadisce al termine. Titolari i nuovi Pigliacell­i (altro ex), Gozzi e Da Silva. In panchina Ivan e Bertosa. Il divario di valori spunta già al primo vero affondo del Frosinone. Al 6’ Daniel Ciofani ispira Dionisi, che infila di sinistro Pigliacell­i col quinto gol in campionato. Al 24’, la partita passa al bivio. Dramane, reduce da un salvataggi­o sulla linea su tiro di Daniel Ciofani, sciupa incredibil­mente a due passi da Bardi su corner di Mammarella. Un minuto dopo, si sgancia Ariaudo e su punizione di Ciano va a raddoppiar­e col primo gol in campionato. Pro Vercelli al tappeto. E alla mezz’ora il terzo gol del Frosinone è ormai un sigillo sul verdetto. Maiello semina mezza difesa e smista per Matteo Ciofani, che insacca con un delizioso pallonetto. Poi, potrebbe segnare Chibsah, troppo precipitos­o al tiro, come pure Polidori, che appare superficia­le.

LONGO ESIGENTE Dopo l’intervallo, Atzori sposta Castiglia nel ruolo di play e inserisce Altobelli (un altro ex) al posto di Vives. La manovra della Pro si ravviva. Il Frosinone sembra sonnecchia­re, ma al 17’ Terranova di testa fissa il 4-0 su un altro pallone recapitato da una punizione di Ciano. Torna Paganini dopo 4 mesi di stop. La squadra di Atzori insegue il gol sino all’ultimo: Bardi sventa su Mammarella e Da Silva viene fermato dal fuorigioco. «Bisogna avere più attenzione per i dettagli. Il Frosinone deve migliorare», avverte Longo. Il progetto per la A non ammette distrazion­i.

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Emanuele Terranova, 30 anni, festeggia così il gol del 4-0

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