La Gazzetta dello Sport

Zeman vince senza gioia Mancuso gela il Foggia

●Il Pescara colpisce a fine primo tempo e poi si chiude a riccio Il boemo accolto con freddezza: «Forse i giovani non ricordano»

- Emanuele Losapio FOGGIA

Ci sono favole che si raccontano da sole, anche se a volte riescono a sorprender­ti. Come il ritorno di Zdnek Zeman allo Zaccheria da avversario. Nella letteratur­a del calcio italiano il nome del boemo è collegato a doppio filo a quello del Foggia. Lo stadio rossonero invece è rimasto tiepido, pochi cori isolati per il «maestro». La partita non bella ha fatto il resto. La seconda sconfitta interna di fila (la 4ª nelle ultime 5 in casa), ha reso amaro il pomeriggio dei rossoneri. Più dolce, invece, quello dei biancazzur­ri, che hanno conquistat­o con un successo importante in chiave playoff.

NUOVO CLICHÉ Il nuovo Zeman un po’ sorprende Foggia e i suoi tifosi, abituati a gol e ripartenze improvvise. Un cliché spot degli anni d’oro in rossonero. Quello proposto ieri dal Pescara è stato un calcio meno boemo e molto più italiano, con i biancazzur­ri capaci di chiudersi nella propria metà campo e resistere soffrendo in apnea per capitalizz­are il gol di Mancuso. Dall’altra parte l’allievo Stroppa può recriminar­e per le occasi)

sioni sprecate. Lo Zaccheria resta stregato per il Foggia, che avrebbe meritato almeno il pari. In un minuto Nicastro ha colpito prima la traversa di testa da corner, poi ha divorato un gol solo di fronte Fiorillo andando a sbattere sul palo. Dall’altra parte Brugman ha costretto Guarna all’unica parata dell’incontro. La giornata no di Mazzeo (al rientro dopo 2 me-

è ampliata dalla respinta di Fiorillo. L’azione lampo griffata Pettinari, Mazzotta e Mancuso, che ha sorpreso la difesa rosso- nera per l’1-0 sul finire del tempo, ha ghiacciato il già gelido pomeriggio dello Zaccheria. Il vantaggio ha spento il Pescara, dall’altra parte non è bastato il cuore al Foggia per raddrizzar­la. La squadra di Zeman ha saputo soffrire, quella di Stroppa ha continuato a sprecare, anche con Agnelli e Deli.

FORTE APACHE Il muro di Zeman ha tenuto fino all’ultimo, tanto da infastidir­e il boemo nel post gara. «Dobbiamo imparare molto dal secondo tempo - ha detto - ii Foggia ha giocato sempre, mentre noi solo 45’. L’accoglienz­a tiepida? Mah, incontro foggiani ovunque e mi dimostrano sempre affetto. Probabilme­nte ci sono tanti giovani che non ricordano». Sul Pescara l’allenatore è stato più piccato: «Non so ancora quali sono i programmi. Dal mercato si può sempre migliorare e questa squadra andrebbe migliorata in tutti i reparti».

INCIDENTI Si sono registrati disordini alla stazionea all’arrivo dei tifosi del Pescara. Il bilancio è di sei denunciati tra i tifosi ospiti e un arresto tra quelli del Foggia che ha violato il Daspo.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy