La Gazzetta dello Sport

Il sole è tedesco La Streif a Dressen «Forse mio padre guardava da lassù»

●Aveva 11 anni, il papà morì in un incidente in funivia. Partito col 19, ha avuto visibilità perfetta

- Simone Battaggia

«Chissà, forse qualcuno dall’alto mi stava guardando e ha fatto in modo che il sole splendesse un po’ per me». Thomas Dressen aveva 11 anni quando perse il padre. Era il settembre 2005: a Soelden un elicottero perse alcuni blocchi in cemento, il carico precipitò sui cavi di una cabinovia, una gondola precipitò sul ghiacciaio del Rettenbach. A bordo c’era anche Dirk, ex biathleta, una delle nove vittime di quella tragedia. Quel giorno le nuvole si addensaron­o sulla vita di Thomas e della sua famiglia. Ieri, per alcuni, miracolosi minuti, il sole le ha squarciate. Ha mandato i propri raggi proprio mentre il 23enne tedesco si presentava al via della gara più importante del mondo, ha accarezzat­o la neve quanto bastava per renderla più veloce, gli ha regalato la visibilità perfetta. E così, mentre Beat Feuz già assaporava una doppietta Wengen-Kitzbuehel avvenuta solo 4 volte dal 1990 a oggi, mentre l’Austria faceva finta di farsi andar bene il 2° posto parziale di Hannes Reichelt, il figlio di Dirk col pettorale 19 beffava tutti, regalando alla Germania la prima vittoria sulla Streif dal 1979 — Sepp Ferstl — e il primo sigillo in discesa dopo 13 anni.

IL CAPPELLINO Thomas non aveva mai vinto. Il suo miglior piazzament­o era stato il terzo posto di dicembre a Beaver Creek. Sul casco porta il 44, le cifre che corrispond­ono alle iniziali del padre, mentre sul cappellino sfoggia proprio il nome di Soelden, che oggi lo sostiene. Fisico da corazziere (188 per quasi 100 kg), è stato velocissim­o

nella parte alta e in quella di scorriment­o centrale, pagando qualcosa soltanto sull’Hausberg ma poi riprendend­osi nel finale. Al traguardo ha esultato come può esultare un giovane che vince a Kitzbuehel: sci al cielo, urla di gioia e un momento di raccoglime­nto. «Ho dovuto guardare due volte il tabellone per capire che era vero — racconta —. I miei pensieri non sono rivolti solo lassù, ma anche a mia madre che mi ha supportato. Non sarei mai arrivato qui senza di lei».

CHE GARA È stata una gara straordina­ria, piena di colpi di scena, corsa su una pista in condizioni perfette, che ha permesso grandi tempi anche a chi aveva un pettorale alto. Il sole ha baciato pochi eletti: oltre a Dressen, anche il connaziona­le Sander 6° col 20 e lo svizzero Gisin, 5° col 25. Svindal, sceso col 5, ha dovuto rimandare ancora una volta l’appuntamen­to con la Streif. Agli italiani non è andata meglio. Quello che stava andando più forte, Christof Innerhofer, è caduto all’uscita del traverso dell’Hausberg. «Ho cercato la massima pendenza, ma sul salto gli sci hanno sbattuto. Non ho rimpianti, meglio uscire così che prendere due secondi. Mi spiace solo di aver rovinato gli sci migliori che ho. Ho preso un’altra botta al pollice, avevo il tutore ma mi fa male ancora. Per fortuna che nello sci le mani servono poco». Inner gareggiava con un casco firmato da Valentino Rossi. «Se sa che lo avevo anche a Wengen, me lo toglie» scherza il finanziere. Il migliore è stato Fill, 9° a 1”26. «Mi sembrava di aver sciato bene, non ho capito dove ho sbagliato — commenta il vincitore del 2016 —. Comunque il sole ha girato la gara». E se Dominik Paris torna a casa con un 12° posto dopo aver combattuto per tutta la settimana con raffreddor­e e influenza, fa festa Emanuele Buzzi, 11° col pettorale 44. «Di quel gruppo è stato il migliore — chiosa il tecnico della velocità Alberto Ghidoni —. Ha sciato come sa. Ora speriamo continui. Per i Giochi ha fatto un passo in avanti, ma manca ancora Garmisch. Lì tutti avranno il coltello tra i denti. Marsaglia ha sbagliato l’uscita Steilhang, altrimenti sarebbe stato tra i 15».

LA DISCESA Feuz beffato al traguardo, Fill 9°: «Non ho capito dove ho sbagliato»

Paris 12°, cade Innerhofer con il casco firmato da Valentino Rossi

 ??  ?? PRIMO TRIONFO Thomas Dressen, 24 anni, 3° a Beaver Creek 2017 (era l’unico podio in Coppa). E’ la terza vittoria per la Germania nella discesa di Kitzbuehel dopo Ferstl nel 1978 (pari merito con Walcher) e 1979 EPA INVIATO A KITZBUEHEL (AUSTRIA)
PRIMO TRIONFO Thomas Dressen, 24 anni, 3° a Beaver Creek 2017 (era l’unico podio in Coppa). E’ la terza vittoria per la Germania nella discesa di Kitzbuehel dopo Ferstl nel 1978 (pari merito con Walcher) e 1979 EPA INVIATO A KITZBUEHEL (AUSTRIA)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy