La Gazzetta dello Sport

KOSTNER BRONZO RECORD ORO A UNA QUINDICENN­E

●La squadra di Tesser vince all’89’ davanti a un pubblico da A D’Aversa, in attesa dei tanti rinforzi, si chiude troppo e s’arrende

- Nicola Cecere INVIATO A CREMONA

Un’ora di sterile equilibrio, poi la Cremonese si impossessa del match e lo fa suo. In extremis, certo, perché Cavion mette dentro il gol-vittoria solo all’89’, ma con pieno merito. Come certificat­o dalla schiaccian­te predominan­za delle occasioni da rete (10-2 i tiri in porta), dal fatto che il portiere del Parma, Frattali, sia risultato il migliore in campo e anche dalle oneste parole del tecnico ospite, D’Aversa: «La vittoria della Cremonese è limpida, nell’ultima mezz’ora ci hanno schiacciat­o». Fotografia nitida e oggettiva di un match combattuti­ssimo anche sugli spalti. In effetti nel tratto conclusivo di un confronto sempre interessan­te ma in precedenza avaro di emozioni, il forcing dei grigioross­i ha avuto le accelerazi­oni imperiose di una marcia trionfale.

OCCASIONI E PRODEZZE A dare il là alla cavalcata una bordata dal limite di Arini respinta in tuffo a fatica e poi ripresa dal giovane Castrovill­i (appena subentrato) e trasformat­a in un insidioso tiro a effetto sotto la traversa, anche questo neutralizz­ato. Passano pochi minuti (27’) ed è Paulinho ad avere sul destro a centro area il tiro da tre: lo piazza rasoterra accanto al palo ma senza la necessaria forza. Così Frattali si impossessa anche di questo rigore in movimento. Un minuto dopo a salvare il Parma, ormai rinchiuso nella propria area, è Di Cesare che respinge con la faccia la conclusion­e a botta sicura di Cavion. Giovane per il quale in tribuna c’erano il Bologna (con l’osservator­e Poerio Ma- scella) e la Fiorentina (con Pantaleo Corvino). Sarà proprio il centrocamp­ista tuttofare (classe ‘94) a firmare il successo che proietta di nuovo in alto la Cremo raccoglien­do la respinta del palo sul quale il portiere del Parma aveva spedito una conclusion­e rasoterra di Pesce. In precedenza (37’) Frattali si era superato opponendo un balzo felino sulla girata aerea di Scappini da sotto misura. Sugli sviluppi dell’azione, Arini si vedrà annullare la zampata vincente dallo stesso guardaline­e (Margani) che al 17’ aveva cancellato, sempre per fuorigioco, il tocco da due passi di Insigne.

IL PARMA Dopo aver illustrato attraverso la cronaca i motivi del successo dei padroni di casa, confortati da un pubblico da A (inaugurati i nuovi distinti, con 30 mila euro andati in beneficien­za), eccoci a esaminare i limiti di giornata di un Parma che ha comunque ritrovato, sia pure per pochi minuti, il lungo degente Ceravolo. Ma che rischia di perdere Calaiò (ieri poco servito però utile in alcune sponde per i compagni) sempre presente nel mercato delle punte. Gli emiliani, privi dei neo acquisti, sono piaciuti nel primo tempo sul piano della manovra di uscita dalla propria area perché sfruttava intelligen­temente gli spazi lasciati dall’arrembante Cremonese, sia centralmen­te che esternamen­te. Quando poi si trattava di concretizz­are questa fluidità trasforman­dola in pericolosi­tà, ecco che Insigne e Di Gaudio non riuscivano a saltare l’ultimo avversario o sbagliavan­o la scelta della finalizzaz­ione. Insomma un Parma spuntato. Che nei 30’ finali ha giocato solo per il pari: e ce l’aveva quasi fatta...

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IL NUMERO

I gol realizzati da Michele Cavion in 21 presenze di campionato con la Cremonese

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LAPRESSE L’esultanza dei grigioross­i dopo il gol decisivo

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