La Gazzetta dello Sport

SPALLETTI «SANTON NON DEVE SCUSARSI I PROBLEMI NON LI RISOLVE RAFINHA»

«Chi ha paura si faccia da parte. Ci vuole coraggio contro le grandi squadre. Brozovic? Gioca quando se lo merita»

- Mirko Graziano MILANO

L’Inter resta viva a una manciata di minuti dalla fine grazie a 20’ rabbiosi e alla capacità di non uscire mai dalla partita, anche nelle situazioni più complicate. Un pareggio stramerita­to, stretto, tre punti mancati solo per il solito problema: c’è poca qualità dalla metà campo in avanti. Troppi errori appoggio, ripartenze sprecate e scelte affrettate sotto porta. Il lavoro di Spalletti è evidente, organizzaz­ione e meccanismi sono di buonissimo livello, poi però servono le giocate giuste, gli uomini con mente veloce e piedi delicati. «Rafinha - gli chiedono -? Non si può dire a qualcuno che non gioca da un anno e mezzo che ci metterà a posto le cose».

«CERTI SBALZI...» Sei gare di campionato senza successi, quattro pareggi e due sconfitte, il punto di ieri è pesante nella corsa Champions, anche a livello di scontri diretti. «Forse meritavamo di vincerla questa gara. Alla fine ho abbracciat­o Alisson, l’anno scorso l’ho penalizzat­o, ma lui è un uomo vero. Handanovic non ha fatto le sue parate - dice Spalletti -. Noi all’inizio abbiamo sbagliato molto in impostazio­ne. Dobbiamo far vedere chi siamo, troppe palle morbide o perse sulla costruzion­e facile. Perdiamo tranquilli­tà e certezze con troppa facilità, certi sbalzi di rendimento a volte non li capisco proprio, vanno evitati, altrimenti si rischia di buttare via il lavoro fatto finora. La squadra ha comunque dei valori importanti e nella ripresa sono emersi. Abbiamo aggiustato qualcosa, ho visto maggiore coraggio nelle giocate, ci siamo presi le giuste responsabi­lità. Decisiva la mossa Brozovic? Io schiero sempre chi vedo meglio in allenament­o, non ho parenti... Abbiamo una squadra che vive su un equilibrio sottile, c’è bisogno di tutti».

SANTON Quindi, il tecnico nerazzurro fa scudo davanti a Santon, colpevole sul gol gialloross­o: «Davide non deve chiedere scusa a nessuno. Sul divano è comodo parlare, probabilme­nte ha commesso un po’ di errori, ma succede a certi livelli . Anche gli altri devono sentirsi tirati in ballo, nessuno è riuscito a dargli una mano in quella situazione. Insomma, se Santon mi chiede scusa, non lo faccio più giocare. Noi siamo l’Inter, e chi ha timore e chiede scusa non può reggere il passo».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy